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“In Sicilia i farmaci salvavita sono in ritardo“: la denuncia del M5S e l’esposto del Codacons

Diredazione SB

Apr 14, 2025

“Terapie a rilento per i malati siciliani: se devono accedere ai farmaci salvavita, devono attendere mesi interi, dalla lungaggine burocratica ad altri cavilli che rallentano e di tanto la possibilità di una cura immediata“. A denunciare la situazione Nuccio Di Paola, vice presidente dell’ARS e coordinatore regionale del M5S, ha chiesto di implementare la Cuc, Centrale Unica di Committenza nella gestione delle gare per rendere disponibili i farmaci ai pazienti siciliani.

“Nonostante la disponibilità di nuove terapie ed il puntuale aggiornamento dell’Assosorato alla Salute, del prontuario Regionale – spiega Di Paola – la CUC fatica a rispettare le tempistiche richieste per l’approvvigionamento e la distribuzione, agendo con estrapolazioni discrezionali di farmaci, azioni che alla pubblica amministrative comportano un dispendio economico anche perché nel frattempo possono giungere sul mercato farmaci meno costosi”.

Intanto, il Codacons ha presentato denuncia formale al ministero della Salute per chiedere lo sblocco immediato delle procedure di accesso ai farmaci salvavita e ristabilire condizioni di equità tra Nord e Sud nel diritto alla cura, sollevando il caso di migliaia di pazienti siciliani che, a causa delle inefficienze regionali, vedono negato l’accesso tempestivo alle terapie.
Il segretario nazionale Codacons Francesco Tanasi è netto: “Parliamo di farmaci salvavita, di cure vitali. Lo Stato ha il dovere di garantire pari accesso alle terapie”.
L’associazione ha chiesto un intervento urgente su più fronti: lo sblocco immediato delle procedure amministrative, la possibilità per le Asp (Aziende sanitarie provinciali) di effettuare acquisti diretti dei farmaci già autorizzati e l’adozione di un modello nazionale unificato che garantisca tempi certi e parità di trattamento sull’intero territorio italiano.
A completare il pacchetto di richieste anche l’apertura di un’ispezione ministeriale sulle Asp e sugli organi regionali competenti, per verificare responsabilità e inefficienze.

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