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IL SINALP Sicilia contro la solita graduatoria della qualità della vita nelle città italiane

Diadmin

Nov 19, 2018

Si continua a denigrare in maniera subdola il sud, le sue città ed i suoi territori.
Come al solito anche quest’anno si pubblica la graduatoria della qualità della vita delle città italiane.
Anche quest’anno tutto il sud si ritrova nel fondo classifica rispetto alle città nordiste.
Non bastava la graduatoria delle università a denigrare il Sud.
Il Sinalp Sicilia ha già denunciato la faziosità di questa graduatoria spiegando i criteri utilizzati ed il
loro peso, che nulla hanno a che fare con la qualità della didattica, per dare un voto e quindi un
posto in graduatoria alle Università italiane, che guarda caso sono sempre quelle nordiste ai primi
posti.
In questo modo si agisce nel subconscio dei nostri giovani convincendoli che debbono emigrare,
fuggire, abbandonare la loro terra e portare benessere, fortuna e crescita al nord Italia. La Sicilia
deve affondare.
Anche nella Classifica della qualità della vita nelle città italiane si agisce con gli stessi criteri.
Vengono utilizzati criteri che misurano la capacità economica, la ricchezza, il lavoro presente nel
territorio. Criteri sicuramente legittimi, ma se ci riflettiamo un attimo, non danno l’esatto livello della
qualità della vita in una città.
Secondo noi la qualità della vita in una città si misura principalmente con i livelli di inquinamento
presenti nell’arco di un anno sul territorio; ed in questo caso sicuramente il Sud ne esce vincente
rispetto alle città nordiste.
Altro criterio corretto che misura la qualità di vita di una città è la temperatura media ed il clima,
fattori che aiutano ed invitano ad una più facile socializzazione e condivisione degli spazi pubblici e
del territorio.
Vogliamo entrare di più in criteri tecnici? Allora perché non guardiamo quanti sono i cittadini che si
suicidano vivendo in città sempre più ricche, sempre più capaci di fornire lavoro, immerse
nell’imperante cultura dell’efficienza, del successo, dell’effimero e dell’apparenza ma che creano
nell’animo umano dei cittadini un enorme vuoto che purtroppo li lascia sempre più soli e sempre
più isolati in queste opulente città nordiste.

 

A cosa vale avare una capacità economica sopra la media se poi si è soli nel deserto dei palazzi e
della frenesia della vita che non ti da alcuno spazio di vera, e non effimera o peggio ancora finta,
aggregazione e solidarietà?
Dietrich Bonhoeffer, in questo senso, afferma che solo chi è capace di vivere in comunione, in un
contesto realmente sociale, è in grado di gestire una solitudine che non schiaccia e non opprime.
La vera qualità della vita va misurata su questi parametri che guardano al sociale e che stravolgono
certamente la graduatoria in questione
Ma se si utilizzassero questi parametri allora le città del Sud si troverebbero ai primi posti mentre le
città nordiste arrancherebbero negli ultimi posti.
Ma se così fosse il nord non potrebbe drenare turismo, investimenti, lavoro e ricchezza verso le sue
città e questo ci porta a riflettere sul vero obiettivo di queste graduatorie.
Chiediamoci perché un turista dovrebbe prediligere Bolzano, Aosta, Trento , Sondrio, Milano,
Udine ed altre città del nord contro la solare Lecce, la bellissima Napoli, la storica ed unica
Palermo, la Catania vulcanica, l’antichissima Siracusa che disquisiva di filosofia quando ancore
tutta l’Europa si arrampicava sugli alberi, solo per citare alcune città del Sud ricche di un
patrimonio culturale, architettonico, sociale e paesaggistico unico, immenso ed invidiato da tutto il
mondo.
La verità è che con questi strumenti si drena il turismo e quindi anche gli investimenti sempre verso
quel nord povero per qualità della vita, ma grazie ai flussi di investimento a senso unico di uno
stato patrigno ricco e con un tenore economico elevatissimo rispetto al sud.
Ci auguriamo che i nostri politici abbiano un sussulto di dignità verso se stessi in quanto siciliani,
verso i propri concittadini e verso la storia del Popolo Siciliano e inizino a denunciare queste
disparità di trattamento che non solo non avvicinano il nord al sud ma anzi allontanano sempre di
più queste realtà.

La Direzione Regionale Sinalp Sicilia
Dr. Andrea Monteleone

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