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I “Ragazzi di Montagna” del progetto per l’integrazione intergenerazionale di Buscemi e Buccheri in visita ai luoghi di Montalbano

Diredazione SB

Giu 20, 2021


Trasferta al Castello di Donnafugata, Santa Croce Camerina e Marina di Ragusa per i partecipanti al progetto “Sempre ragazzi di montagna” che si sta svolgendo nei comuni di Buscemi e Buccheri, promosso dalla associazione Volontari Sostegno Disabili Onlus (VOSDI) con la partnership dell’Associazione Servizio Civile e Sostegno Disabili (ASSOD) e dei Comuni di Buscemi e Buccheri.
Il progetto, che ha come scopo la rigenerazione del tessuto sociale delle comunità di montagna, come lo sono – appunto – i comuni di Buscemi e Buccheri, creando nuove e più salde relazioni tra i giovani di queste città e gli anziani puntando al contrasto della solitudine e dello spopolamento, sta già affrontando una delle fasi principali, cioè quella denominata “Narrare la Memoria”. I giovani hanno realizzato delle interviste agli anziani (ne verranno realizzate altre nelle prossime settimane) chiedendo loro di raccontare episodi, ricordi, tradizioni legati alla terra in cui vivono, in modo da raccogliere testimonianze importanti che potranno continuare ad essere tramandate nel tempo.
Lunedì 21 giugno, invece, un gruppo di circa 50 partecipanti al progetto, accompagnato dai sindaci di Buscemi e Buccheri, si recherà in provincia di Ragusa per visitare alcuni luoghi della fortunata fiction “Montalbano”: il gruppo andrà prima al Castello di Donnafugata dove, alle ore 10, sarà accolto dall’Amministrazione comunale di Ragusa e avrà la possibilità di visitare l’antica magione di villeggiatura del Barone Arezzo di Donnafugata, potrà vedere l’enorme giardino di circa otto ettari. Nel pomeriggio il gruppo si sposterà a Santa Croce Camerina, più precisamente a Punta Secca, lì dove, affacciata sul mare, c’è l’ormai celebre casa del Commissario più famoso d’Italia. Subito dopo è prevista una passeggiata a Marina di Ragusa, anch’essa tra le location della serie televisiva.
La trasferta di lunedì rientra nella fase del progetto “Cultura e contaminazione”, ideata per fare in modo che i giovani e i meno giovani possano conoscere meglio il territorio degli Iblei, fuori dalla loro sfera del quotidiano. Alla scoperta dei luoghi più prossimi alla propria realtà, i giovani e i meno giovani possono creare nuovi ricordi ed evocarne di più lontani nel tempo, creando consapevolezza sulla storia della propria terra e un legame che si spera possa continuare ad esserci anche in futuro.

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