E’ la sua terza fatica letteraria e ha una particolarità: è dedicata a papà Giovanni. Ivano Alfano ha trovato il tempo e il modo per scrivere ancora. Siracusano residente al nord per motivi lavorativi, dopo “Gradoni di Borgata. Gioie, dolori e frustrazioni per quei ragazzi in casacca azzurra del Siracusa Calcio” e “La meglio gioventù aretusea” (presentato l’estate scorsa nella sala stampa del “De Simone”) ecco adesso “Giovanni Alfano. L’uomo col colore nell’animo”. Il libro è stato presentato sabato sera nella sede dell’Auser di Siracusa, per l’occasione affollata all’inverosimile.
A introdurre e moderare i lavori è stato il giornalista Umberto Garro, che ha organizzato la serata nei dettagli, raccontando storie e aneddoti legati ad un pittore autodidatta molto apprezzato a Siracusa, “Alfano, nel suo genere, è stato un grande artista – ha detto Garro – lasciando una traccia indelebile nella storia della città E’ stato anche uno sportivo, giocando a calcio per molti anni a livello dilettantistico”. In sala anche l’ex presidente del consiglio provinciale Michele Mangiafico, che ha parlato brevemente della figura di Alfano.
La conclusione è stata affidata al figlio Ivano. “Questo libro – ha detto – parla della storia di mio padre dall’infanzia, quando ha iniziato con il disegno, per passare poi alle fasi dell’incontro con Celestino Bertrand, grande pittore siciliano, che lo ha accompagnato poi nella sua attività artistica. Dagli anni 70 in poi ha sempre portato avanti non solo la sua pittura ma anche il movimento culturale, organizzando mostre collettive per i giovani. La sua attività è durata 60 anni. E’ deceduto nel 2022 e due settimane dopo ho cominciato a scrivere il libro e questo mi ha aiutato a superare il dolore”.
Ivano Alfano sta già lavorando ad un altro libro. “A febbraio – dice – uscirà il romanzo del centenario sul Siracusa Calcio”
Nel corso della serata di sabato, ci sono stati momenti musicali con le canzoni di Sandra Tinè. Liliana Strano ha letto alcuni passi tratti dall’opera di Alfano. Molto apprezzato l’intervento di Giovanna Marino.