“Approvato dalla conferenza Stato – Città lo schema di decreto del Ministro dell’Interno insieme con quello dell’Economia e Finanze per la ripartizione nel 2021 di 5 milioni di euro a favore di quei comuni che hanno dovuto affrontare in prima linea la gestione dei flussi migratori”. A darne notizia sono i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra, Paolo Ficara, Maria Marzana e Pino Pisani.
Come parametri per la ripartizione dei fondi nei comuni costieri sono stati considerati il numero di migranti sbarcati nelle coste italiane e il numero di quelli sbarcati dalle navi quarantena. “Il documento – spiegano i parlamentari pentastellati – prevede lo stanziamento di 199.868 euro per il comune di Augusta che negli ultimi anni insieme con Porto Empedocle e ovviamente Lampedusa è stato suo malgrado uno dei comuni in primissima fila per fronteggiare l’emergenza del fenomeno migratorio, non ultimo con lo sbarco nei giorni scorsi di 116 migranti dalla “Ocean viking”, trasferiti sulla nave quarantena Allegra. Per quanto riguarda gli altri comuni della provincia di Siracusa lo schema di riparto prevede anche 16.559 euro per Noto, 18.322 per Pachino e 11.820 per Portopalo di Capo Passero. Questi fondi si vanno ad aggiungere al contributo statale di 375.000 euro attribuito, per l’anno 2020, a 9 comuni siciliani tra cui Augusta, per fronteggiare le necessità
legate al contenimento della diffusione del Covid-19 e a garantire la regolare gestione, anche sul piano sanitario, dei flussi migratori.”
L’obiettivo per il M5S è quello di risolvere in maniera strutturale la problematica della gestione dei flussi migratori, partendo da un’azione politica forte a livello Europeo, in cui nei prossimi mesi verrà trattato l’argomento “e l’Italia – concludono Scerra, Ficara, Marzana e Pisani – dovrà sostenere con forza il concetto di redistribuzione automatica dei migranti, per alleggerire la pressione sul nostro Paese. Ma, in parallelo è assolutamente doveroso per il Movimento 5 Stelle non lasciare soli tutti quei comuni che da sempre si sono dimostrati modelli di accoglienza”.