Stabilizzazione dei precari, fondo pensionistico regionale, Provincia, sanità pubblica: sono alcuni dei tempi affrontati nel corso del direttivo della Funzione pubblica della Cgil. Il segretario provinciale, Franco Nardi ha fatto partire la sua analisi dalla particolare condizione in cui si trovano i Comuni, sempre più frequentemente in sofferenze economiche, a tal punto da avere non poche difficoltà ad erogare gli stipendi ai dipendenti. La causa di tale situazione, ribadisce Nardi, è per buona parte da ricondurre ai trasferimenti di Stato e Regione, ritardati rispetto alle esigenze dei Municipi. La carenza di risorse, rileva ancora il segretario della Funzione pubblica siracusana, comporta inevitabilmente anche tagli ai servizi. <<Tutto questo si traduce non solo in una sempre più ridotta offerta al cittadino ma anche in una inevitabile contrazione occupazionale nel settore del terziario>>. Franco Nardi rileva ancora una questione sospesa da troppi anni, per cui la soluzione non può essere oltremodo procrastinata: i precari in attesa di stabilizzazione. <<Si tratta di un’operazione economicamente possibile, perché le somme necessarie rientrerebbero nelle risorse destinate alla dotazione di organico. Tra l’altro i precari andrebbero a sostituire il personale già andato in pensione o in procinto di andarci. Il timore resta quello che il precariato diventi sempre strumento di campagne elettorali>>. Nardi cita anche l’ipotesi avanzata dal governatore Crocetta di rivitalizzare Resais, l’ente regionale creato negli anni ’80 per assorbire il personale di istituzioni in via di chiusura (e pertanto andrebbe ad accogliere i dipendenti delle Province) che, secondo quanto prospettato a Palermo, potrebbe anche assorbire i precari. <<Ma non si sa con quale tipo di contratto potrebbero essere assorbiti e pertanto il pericolo rimane ancora una volta quello che Resais sia solo un grande contenitore dove attingere per speculazione elettorali>>. La relazione del segretario provinciale della Fp Cgil si è conclusa con il riferimento alla sanità pubblica e alla nuova rimodulazione della rete ospedaliera. <<Non solo vengono messi in discussione punti di assistenza territoriali e si riduce un servizio pubblico già contratto, ma inevitabilmente si taglia ogni prospettiva di incremento del personale>>. E infine, la valutazione sui contratti: <<Oggi abbiamo un obiettivo primario e assoluto: ridare dignità ai lavoratori in sede di rinnovo contrattuale>>.