“La macchina fiscale è troppo importante e strategica per gli interessi del nostro Paese. Da questi uffici passa la vita reale dell’intero sistema dei servizi”. Lo ha ribadito questa mattina Stefania Silveri, responsabile nazionale delle agenzie fiscali per la Fp Cisl, intervenendo all’assemblea dei lavoratori delle agenzie organizzata dal segretario generale territoriale, Daniele Passanisi, nella sede di via Antonello da Messina. “Non siamo qui a chiedere più soldi al Governo – ha sottolineato la Silveri – ma a ribadire il ruolo strategico delle agenzie e al modello da difendere. Deve essere chiaro che, se questa amministrazione è chiamata a farsi carico delle entrate tributarie per dare sostanza al welfare, alla sanità, alla scuola, non può essere accettato che il vento della spending review la colpisca sempre. Non chiediamo adeguamenti economici – ha continuato la responsabile nazionale – ma che contestualmente non vengano tagliate le risorse necessarie a farla funzionare”.
Il sindacato torna a denunciare la paralisi di un sistema, quello delle agenzie fiscali, che paga gli accorpamenti fatti, nel nome dei tagli per il risparmio, dal governo Monti. “Abbiamo le Entrate con il Catasto, i Monopoli con le Dogane – ha aggiunto Stefania Silveri – e questo significa strutture costrette ad accorpare cose che non sono sovrapponibili con tutto quello che ne comporta”.
Dall’assemblea emerge anche il dato del sottodimensionamento dell’organico e della mole di lavoro che rende difficile l’attività. In provincia di Siracusa, che comprende anche la struttura di Noto, ci sono 200 dipendenti tra Agenzia delle Entrate e quella del Territorio (ex catasto) e 100 tra Dogane e Monopoli.