“Le nostre aziende, e in particolare le Pmi, sono attese da sfide importanti, che comporteranno un notevole e deciso mutamento di prospettiva nel modo di fare impresa e di rapportarsi col mercato finanziario”. Ha esordito così Giovanni Musso, presidente della sezione Metalmeccanici di Confindustria Siracusa e coordinatore del gruppo tecnico finanza di Confindustria in occasione dell’incontro tenuto ieri, nella sede di Confindustria Siracusa, durante il seminario “La finanza complementare a supporto delle Aziende”. Un appuntamento che oltre a Musso ha visto la partecipazione di Maria Pia Prestigiacomo, vicepresidente di Confindustria Siracusa e presidente del Comitato credito e finanza, Marco Letizia, Direttore responsabile Sud Italia e Toscana di Azimut e Luigi Rubino, Area manager 5 Sud di Azimut Direct.
Il focus è stato sulla finanza alternativa, cresciuta notevolmente negli ultimi anni per diversificare i canali di finanziamento, ma di cui non si conoscono sufficientemente i reali vantaggi per le aziende. “La finanza “tradizionale” – ha spiegato Musso – presenta alcuni limiti. Il principale è quello legato al limitato accesso al credito per PMI, startup, ma anche grandi realtà che possono trovare ostacoli alle possibilità di finanziamento. A questo si unisce, spesso, una maggiore rigidità delle procedure, con un rallentamento delle tempistiche di erogazione dei crediti nonché un’offerta meno ampia e innovativa di strumenti finanziari disponibili”. E proprio per superare questi limiti nasce la finanza complementare. Ciò significa diversificare le fonti di capitale, integrando strumenti finanziari non convenzionali, come il crowdfunding, le obbligazioni verdi, i minibond. Un approccio che non solo fornisce flessibilità finanziaria, ma può anche ridurre la dipendenza da una singola istituzione, mitigando così i rischi associati.
La sua natura innovativa, infatti, offre alle imprese alternative più flessibili e sostenibili rispetto alla sola finanza bancaria. “E molti – prosegue – sono anche i possibili vantaggi che vanno dalla visibilità nei mercati finanziari, al miglior sostegno alla crescita e allo sviluppo aziendale che permette quindi di perseguire con successo i progetti imprenditoriali e per finire le aziende appaiono più organizzate, evolute e al passo coi tempi agli occhi di mercati, fornitori e clienti. Grazie a realtà come Azimut – ha concluso Musso – le imprese possono accedere alla finanza complementare, presentandosi a nuovi e diversi investitori che hanno finanziato i loro progetti di sviluppo con strumenti sia tradizionali che innovativi”
“L’evento organizzato da Confindustria Siracusa – ha detto Marco Letizia, Direttore responsabile Sud Italia e Toscana di Azimut – è stato per me estremamente stimolante. Da relatore ho avuto modo di percepire una platea curiosa ed attenta alle nuove tendenze in ambito finanziario, fatto testimoniato anche dalle numerose domande a fine intervento. Credo che il progresso tecnologico in quest’ambito contribuirà sempre più in futuro allo sviluppo sia delle nuove realtà imprenditoriali che alle imprese mature, contribuendo allo sviluppo del territorio.”