Catania e le città della zona jonica della Sicilia, oggi si sono risvegliate in “zona nera” proprio alla vigilia dell’arrivo della “zona bianca” che, invece, per quanto riguarda le misure antiCovid, scatterà domani. Una spessa coltre di cenere vulcanica ricopre oggi il capoluogo etneo, dopo che ieri sera un’abbondante pioggia di sabbia dell’Etna è caduta copiosa a sud del vulcano durante il 40° parossismo del 2021.
Un record per il vulcano attivo più alto d’Europa, ma anche un incubo per tanti catanesi e abitanti delle città vicine che si ritrovano a dover pulire un’altra volta case, strade, spiazzi, terrazzi col terrore di una nuova fuoriuscita di cenere che vanifichi tutti gli sforzi.
L’Etna questa mattina appare certamente più calma, in nottata il parossismo è terminato, così come le fontane di lava e l’emissione di cenere. E, infatti, a partire dalle ore 8 è tornato operativo anche l’aeroporto di Catania “Vincenzo Bellini”, dopo che, ieri sera, la società di gestione dello scalo etneo, la Sac, era stata costretta a chiudere la pista ricoperta di sabbia nera. La Sac comunica, però, che potrebbero comunque verificarsi ritardi e i passeggeri sono pregati d’informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree o sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it