Ennesimo scandalo a danno dei lavoratori del petrolchimico siracusano.
A farne le spese, questa volta, sono i 36 lavoratori della Tecnisol, che dal primo maggio attendono con ansia una necessaria sistemazione dopo la perdita del contratto quadro e conseguente chiusura della loro ditta dopo ben 32 anni di attività.
Purtroppo le proposte avanzate finora dalla nuova ditta aggiudicatrice, la IRTIS (gruppo IREM), si sono dimostrate un vero e proprio affronto alla dignità dei lavoratori, concretizzandosi in un eclatante sfruttamento della loro posizione di debolezza prospettando loro la perdita di un contratto a tempo indeterminato e l’incertezza del relativo trattamento economico.
Da segnalare anche L’opportunistico atteggiamento della committente, la ISAB/LUKoil che, con gare di appalto sempre più votate al ribasso, sta contribuendo pesantemente alla perdita delle eccellenze locali, della sicurezza sul lavoro, e ad un clima di precarietà ed incertezza.
Ormai avere una famiglia e delle responsabilità equivale ad un vero e proprio ricatto, al quale questi subdoli soggetti non esitano a ricorrere in virtù del mero profitto.