La Goletta dei Laghi di Legambiente ha fatto tappa, ieri, al Lago di Pergusa, lanciando un grido d’allarme sulla grave situazione idrica che sta colpendo la Sicilia. Con uno striscione recante il messaggio “siccità #Emergenzamaifinita”, l’associazione ambientalista ha sottolineato come l’isola stia pagando il prezzo di una crisi idrica che dura da anni, aggravata dalla siccità del Po nel 2022 e dall’assenza di interventi strutturali adeguati.
Secondo Legambiente, l’Italia è al secondo posto in Europa per prelievi di acqua potabile, con 156,5 m³ per abitante all’anno, e soffre di perdite idriche del 42% in media, che salgono al 51% nel Sud. Il problema della gestione dell’acqua è stato ulteriormente evidenziato dall’incapacità di utilizzare le acque reflue trattate, con solo il 4% destinato al riutilizzo in agricoltura, a fronte di un potenziale del 23%.
La critica di Legambiente alle politiche attuali
Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, ha dichiarato che l’emergenza siccità in Sicilia è un chiaro segnale di una crisi più ampia che colpisce sempre più regioni italiane.
“Le immagini del Lago di Pergusa sono la rappresentazione plastica di un’emergenza che non è mai finita”, ha affermato Minutolo, criticando l’assenza di una strategia nazionale efficace per la gestione dell’acqua. Legambiente chiede “interventi strutturali, come l’ammodernamento delle reti idriche e la realizzazione di depuratori, per evitare ulteriori disastri”.
Una biodiversità a rischio
Giuseppe Maria Amato e Franz Scavuzzo di Legambiente Sicilia hanno espresso preoccupazione per la scomparsa della fauna vertebrata legata al Lago di Pergusa, un tempo rifugio per migliaia di uccelli migratori. Hanno anche criticato la presenza dell’autodromo di Pergusa, considerato un ostacolo per l’espansione naturale del lago e un contributo alla vulnerabilità del bacino agli effetti del cambiamento climatico.
Le richieste di Legambiente al governo
Durante una conferenza stampa presso il Visitor Center della Riserva Naturale del Lago di Pergusa, Legambiente ha delineato cinque punti chiave per una corretta gestione dell’acqua in Italia. Tra questi, l’associazione ha sottolineato l’importanza di superare i conflitti tra diversi usi dell’acqua, migliorare le infrastrutture esistenti e limitare l’uso di soluzioni inefficaci come nuovi invasi e dissalatori.
Legambiente ha inoltre chiesto un’azione immediata per affrontare l’emergenza, tra cui la dismissione dell’autodromo di Pergusa e il miglioramento della gestione delle risorse idriche per salvaguardare gli ecosistemi naturali come quello del Lago di Pergusa. Con il suo blitz al Lago di Pergusa, Legambiente spera di attirare l’attenzione del governo e dei cittadini sulla necessità di una gestione idrica più sostenibile e responsabile.