Due imputati accusati di omicidio stradale per la morte di Chiara Adorno, 19enne di Solarino, falciata sulle strisce pedonali in viale Andrea Doria a Catania. La giovane era stata prima investita da una moto e poi travolta da una Smart.
Il 21 gennaio prossimo, I.C. e D.M. S., che erano alla guida dei rispettivi mezzi, compariranno davanti al gup di Catania che dovrà valutare la richiesta di rinvio a giudizio avanzata lo scorso 16 novembre dal sostituto procuratore Fabio Platania e vistato dal procuratore aggiunto Fabio Scavone. I genitori e la sorella della vittima si costituiranno parte civile nel procedimento.
Chiara Adorno, il 7 novembre dell’anno scorso, stava attraversando assieme al fidanzato le strisce pedonali sulla circonvallazione, al termine di una lezione alla Cittadella universitaria.
I.C., alla guida di un Honda Sh, stava viaggiando sul viale Andrea Doria in direzione Misterbianco ad una velocità di circa 70km/h e avrebbe colpito i due giovani in prossimità dell’area di servizio Eni.
Mentre Chiara è rotolata sull’asfalto dopo l’urto, il ragazzo è solo caduto a terra, rimanendo illeso.
D.M. S., che viaggiava su una Smart a circa 80km/h, avrebbe, successivamente preso in pieno la 18enne, travolgendola e trascinandola per diversi metri. Il ventisettenne sarebbe stato distratto dall’uso di WhatsApp nel telefonino. I due, quindi, – secondo la ricostruzione accusatoria – avrebbero cagionato la morte di Chiara che è avvenuta «per insufficienza respiratoria acuta secondaria a grave politrauma, caratterizzato da imponente lesività cranio-encefalica e addominale».