E’ polemica tra il sindaco il sindaco di Melilli Giuseppe Carta e quello di Solarino Giuseppe Germano. L’argomento del contendere è lo scioglimento del consiglio comunale di Solarino, dichiarato decaduto qualche giorno fa con Decreto del Presidente della Regione dopo le dimissioni di sei componenti della maggioranza. A chiedere loro di farsi da parte è stato il primo cittadino per una questione numerica. “Tre dei nove consiglieri che avevano giurato fedeltà al nostro progetto – ha spiegato Germano – sono passati all’opposizione. Sono stato costretto a mandarli via e a chiedere ai restanti sei consiglieri di dimettersi perché si era venuta a creare una situazione di stallo che non permetteva di proseguire la realizzazione del programma amministrativo, visto che il consiglio comunale era diviso a metà tra chi sosteneva la mia azione di governo e chi si opponeva. Ho cercato in tutti i modi di far tornare sui loro passi i consiglieri dissidenti, ma non c’è stato verso. Alla fine li ho dovuti mandare via perché non si poteva andare avanti così.”. Germano non si nasconde: l’obiettivo era di far decadere il consiglio comunale, facendo arrivare un commissario ad acta, come è poi accaduto. La Regione infatti ha così dichiarato la decadenza del consiglio, mentre sindaco e giunta resteranno in carica fino alla fine del mandato amministrativo.
Una decisione contestata dal leader dell’Mpa Giuseppe Carta, nelle cui file sono passati i deputati che hanno rotto con Germano. Da qui l’affondo del sindaco di Melilli e deputato regionale, che ha chiesto le dimissioni del revisore dei conti e del commissario straordinario del Comune di Solarino, nominato dalla Regione. “Il revisore dei conti – ha affermato Carta – è stato scelto da un software elettronico che sancisce la genuinità dell’elezione ma che ha estratto un dirigente del partito in cui il sindaco Germano è vicesegretario regionale. Riteniamo sia doveroso chiedere che questo sia sostituito con una persona superpartes, che non abbia vincoli amicali o di partito con il sindaco. Anche il commissario nominato dalla Regione è un amico del sindaco”. Carta ricorda di aver chiesto con una interrogazione urgente all’assessore alle autonomie locali Messina di salvare il consiglio comunale di Solarino verificando la possibilità di surroga dei consiglieri fino al raggiungimento della maggioranza assoluta. “La mia interrogazione è però rimasta inascoltata”