Un numeroso pubblico ha applaudito ieri sera Carlo Muratori, l’artista siracusano in concerto con il suo nuovo album intitolato «Sale», uscito lo scorso novembre. Da tempo immemore così recita un adagio siciliano, «cu havi cchù sali cunza a minestra», quel sale che è inteso come sapienza, ma anche come pazienza e scienza del vivere, descrive in maniera mirabile la cultura, la civiltà, la sapidità del popolo siciliano.Un successo coltivato e conquistato in seno ad una cornice illustre e storica dell’ex lavatoio di Belvedere, con alle spalle la suggestiva immagine illuminata del Castello della circoscrizione, detto il Semaforo. In un’atmosfera di pura sicilianità in una chiara sera di settembre i brani sono stati molto apprezzati e seguiti con grande entusiasmo da tutti i presenti.