“Ci preme precisare quanto contenuto in un comunicato affidato alla stampa dalla amministrazione comunale di Rosolini, guidata dal sindaco, Giovanni Spadola che ha ricevuto Confagricoltura, secondo cui nessuna altra organizzazione del comparto agricolo si è impegnata verso le amministrazioni pubbliche
competenti circa la crisi del settore della frutta in guscio (mandorle ed altro)“. Lo dichiara in un comunicato affidato alla stampa Maria Concetta Schifitto, Presidente Cia Sicilia Sud.
“Ci preme precisare – afferma Schifitto -quanto contenuto in un comunicato affidato alla stampa dalla amministrazione comunale di Rosolini che ha ricevuto Confagricoltura, secondo cui nessuna altra organizzazione del comparto agricolo si è impegnata verso le amministrazioni pubbliche competenti circa la crisi del settore della frutta in guscio (mandorle ed altro)“.
“CIA Confederazione Agricoltori Italiani – precisa – sul tema è stata molto attiva e l’Inter locuzione che
adesso intende prendere Confagricoltura era già stata presa da CIA con il risultato di provvedimenti da parte del Ministero come il bando per Fondo Filiere Minori attivo già dal 2020 che nella sua prima attuazione ha previsto uno stanziamento complessivo per la frutta in guscio di 3 milioni di euro, ripartiti tra attività di promozione per le varietà Italiane di frutta a guscio (€ 1.300.000) e attività di ricerca (€ 1.700.000) per il progetto di ricerca sulla lotta agli insetti dannosi e similari, nonché sviluppo delle colture e delle esigenze varietali“.
“Inoltre – continua la presidente – CIA ha idee chiare per la soluzione dei problemi in atto.
Restano essenziali, secondo Cia Agricoltori Italiani, per il rafforzamento del settore: Il sostegno alle cure colturali, anche di recupero di impianti, nelle aree interne collinari/montane più vulnerabili su cui l’azienda agricola produce manutenzione, difesa, economia (anche turistica) col duplice scopo di migliorare la produttività e la qualità e di contrastare lo spopolamento.
Mantenere e/o recuperare le coltivazioni con interventi che ne garantiscano non solo le funzioni produttive ma che ne valorizzino anche le specificità ecologiche e paesaggistiche, significa anche: conservare il patrimonio varietale; soddisfare le funzioni e il valore ambientale, socioeconomico, paesaggistico e storico-culturale.
Sviluppare attività complementari che possono incentivare forme imprenditoriali innovative e
stabile reddito aggiuntivo alle aziende agricole.
Ricerca pubblica e pubblico-privata per miglioramento genetico, perfezionamento della
tecnica colturale, gestione della difesa sanitaria, valorizzazione delle produzioni ottenibili e dei
sottoprodotti. Ottimizzare i controlli anti contraffazione su prodotti di importazione“.
“CIA è, comunque, disponibile – ha concluso Schifitto – con tutte le amministrazioni del territorio per ulteriori approfondimenti ed azioni“.
Il presente comunicato è condiviso nella sua interezza da Graziano Scardino, in qualità di
Presidente Regionale CIA.