Con l’Italia che entrerà quasi tutta in zona bianca anti-Covid e il caldo dell’estate che incalza, quella che inizia domani sarà la settimana decisiva per capire quando cadrà l’obbligo di mascherina all’aperto.
Si sta valutando di anticipare il provvedimento all’inizio di luglio, ma saranno gli scienziati a dare le indicazioni.
Dopo l’annuncio del premier Mario Draghi, il quale aveva anticipato la richiesta di una valutazione al Cts, è stato poi lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, a chiedere formalmente agli scienziati un parere ufficiale e definitivo.
Gli esperti si riuniranno la prossima settimana per un primo incontro, dal quale non è ancora chiaro se possa già emergere un pronunciamento univoco.
Come del resto è avvenuto nei vari Paesi d’Europa: in Belgio, Olanda, Austria, Svizzera e in alcuni lander della Germania non è stato mai imposto l’obbligo di mascherina all’aperto, così come nel Regno Unito.
L’ultimo simbolo della pandemia, insomma, sta per cadere anche in Italia – provvedimenti simili sono già in vigore in Francia da giovedì scorso e sono stati annunciati in Spagna dal 26 giugno -, ma la data definitiva su questa disposizione non arriverà prima della prossima settimana e ancora una volta sarà il Comitato Tecnico Scientifico a fornire il proprio parere al Governo.
Gradualmente si torna alla quasi normalità anche nei trasporti pubblici, dove in alcune Regioni già bianche – come Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte – la capienza dei bus è passata dal 50% all’80%.
Ma la necessità di fissare “modalità e termini della permanenza dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’aperto” resta al momento la priorità sulla quale si discute a livello nazionale.
Possibili date e incognita varianti
Sulla fine dell’obbligo di mascherina – per il momento solo negli spazi all’aperto a meno che non ci si trovi in una situazione in cui è impossibile garantire il distanziamento – già ci sono alcune date possibili e si fa sempre più compatto il fronte di chi spinge per inizio luglio, forse il cinque, o comunque non più tardi del dodici del prossimo mese.
L’ipotesi sarebbe quella di accelerare i tempi della decisione, ma resta anche molta cautela a causa della diffusione delle varianti, su cui ci saranno più certezze solo nelle prossime settimane.
Sembra però certo che si potrà stare senza mascherina solo nei luoghi all’aperto e dove non ci sono rischi di assembramento perché, altrimenti, andrà sicuramente indossata.
Discoteche e Green pass
Il Comitato Tecnico Scientifico è chiamato a pronunciarsi anche sull’apertura delle discoteche, tema sul quale – dopo un primo incontro – il Cts si è riservato ulteriori approfondimenti: anche questa riapertura potrebbe essere disposta dal Governo da inizio luglio e sicuramente con l’obbligo del green pass.
Viaggi e varianti
Proprio da domani, secondo un’ordinanza del ministro della Salute Speranza, chi arriva dal Regno Unito, dove la variante Delta dilaga, dovrà sottoporsi a una quarantena di cinque giorni.
Ma solo qualche ora prima alcune migliaia di tifosi del Galles arriveranno a Roma per assistere alla sfida degli Europei di calcio con gli azzurri.
Focolai in carcere
Le minacce del virus però non arrivano solo dall’estero: nel carcere di Taranto è stato individuato un focolaio in cui sono coinvolti 34 detenuti: una situazione che ha reso necessario lo screening delle 670 persone ristrette nello stesso istituto.