Continua il tour formativo all’insegna della diffusione di manovre salvavita di rianimazione cardio polmonare e uso del defibrillatore attraverso il Progetto Formativo BLSD – Basic life support and Defibrillation promosso da AssoFormatori con l’Associazione Ambiente e Salute Odv – Ets di Siracusa.
Hanno partecipato all’evento formativo, che si è svolto in un centro di postura ortopedico, vari cittadini. L’attività formativa è stata curata dal formatore nazionale Giuseppe Laurettini, dall’Istruttore Antonino Lentinello, coadiuvati dall’assistente istruttore Rosa Guastella e dall’istruttrice in addestramento Cristina Maggio.
I corsisti hanno imparato le tecniche di BLSD – Basic Life Support secondo raccomandazioni Internazionali “Ilcor”, facendosi promotori anch’essi di diffondere la cultura del primo soccorso. In particolare hanno imparato ad attivare la “catena della sopravvivenza”, a gestire e fronteggiare un’emergenza attraverso il riconoscimento di un arresto cardiaco, allertare il servizio medico d’emergenza con la chiamata al numero unico Nazionale “112” e a praticare una RCP- rianimazione cardio polmonare – e attivare un DAE – defibrillatore semiautomatico esterno.
È stato affrontato anche l’argomento riguardante il soffocamento da corpo estraneo in età adulta e pediatrica con la manovra salvavita di Heimlich. In conclusione sono state effettuate le prove pratiche, realizzate su manichini didattici ad alta tecnologia. E tutti i partecipanti hanno ricevuto il brevetto internazionale.
“In oltre dieci anni di attività nel territorio sono stati raggiunti risultati significativi – il commento di Laurettini – e la nostra organizzazione di volontariato ha formato migliaia fra studenti, genitori, e soccorritori First Responders di comunità”.
“Il fine è quello di formare e informare – spiega Lentinello – numerose persone e rendere sicura e cardio protetta la nostra comunità, la nostra città e tutte le strutture scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche e private, installando anche i DAE in luoghi pubblici e privati, i cosiddetti PADS – Pubblic Access Defibrillator, così come avviene già in molte città, visto che purtroppo ancora oggi in Italia sono circa 75.000 le persone, con una media di 200 casi al giorno e 1 ogni 7,2 minuti, colpite da arresto cardiaco improvviso, perdono la vita, e che solo attraverso un intervento tempestivo si può aumentare la percentuale di sopravvivenza”.