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Contestazioni a manifesto pro life. Paolo Cavallaro: “Stupito dalle polemiche di associazioni pacifiste”

DiMaurilio Abela

Feb 3, 2021

“Stupisce che associazioni che parlano di pace, di multiculturalità e di inclusione si scaglino con tale violenza nei confronti di un manifesto in cui si riconosce comunque una parte importante della popolazione mondiale”. Lo ha detto Paolo Cavallaro, presidente del circolo Aretusa di Fratelli d’Italia riferendosi alle polemiche derivate dal cartellone contro l’aborto apparso ieri in viale Santa Panagia. Molte associazioni lo hanno contestato, chiedendo addirittura un intervento del sindaco Italia. E l’esponente politico di destra prende le distanze da queste associazioni. “Il tema è antico – dice – e ci saranno sempre contrapposizioni tra chi riconosce la libertà della madre di potere scegliere sempre e comunque sulla vita di una piccola creatura indifesa e chi invece ritiene che questa libertà incontri limiti nella sacralità della vita, attraverso una visione spirituale e non materialista della società, e vuole mettersi in ascolto e aiutare le donne che vogliono scegliere la vita e non la morte”. Cavallaro apprezza un “manifesto che difende la vita, la vita del più debole, dell’indifeso, dell’inconsapevole e quindi,  in qualche modo, ricorda alla donna di meglio riflettere sulla volontà di abortire e che c’è anche l’Istituto del non riconoscimento, che consente alla donna di mettere al mondo un figlio senza riconoscerlo perché venga dato ad altra famiglia che voglia e possa accoglierlo con amore”. Cavallaro non lesina dure critiche alle associazioni che si sono scagliate contro questo manifesto, ricordando loro “che la libertà e la pluralità di pensiero e la democrazia, principi tanto da loro invocati,  non possono esserlo in modo unidirezionale, ma vale per tutti, quindi anche per chi non la pensa come loro, per chi difende la vita, per chi trasmette messaggi di amore e difende chi non può parlare, non sa parlare, non può difendersi, non può decidere”.

Infine un appello alle donne “a scegliere il rispetto della vita, in contrapposizione a disvalori imperanti purtroppo che privilegiano il relativismo morale e il consumismo affettivo. Nessuno tocchi quei manifesti in nome della libertà. La Destra politica ha fatto da sempre una scelta in difesa della vita. Da avvocato sono pronto a difendere i movimenti pro vita da questi assurdi attacchi intolleranti e intollerabili ad un manifesto e alla libertà di espressione”.

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