Con 24 sì, 4 no e un’astensione, il consiglio comunale ha approvato ieri sera il bilancio di previsione 2015. Il voto finale è arrivato alle 19,35, a conclusione di una seduta iniziata alle 11. Con 26 sì e 3 no l’assise ha anche approvato l’immediata esecutività del provvedimento. Dopo una breve pausa per il pranzo, il Consiglio è tornato a riunirsi alle 15 e si è occupato di una serie di emendamenti dell’opposizione di carattere sociale – presentati da Salvatore Castagnino, Cetty Vinci e Fabio Alota – approvati a maggioranza. Con queste modifiche sono state prelevate delle somme destinate alla “assicurazione per responsabilità civile immobili comunali” e spostate ad altri capitoli: 10mila euro all’istituzione di un servizio di logopedia; 25mila all’assistenza domestica e scolastica ai soggetti con disabilità; 3mila alla lotta alla dispersione scolastica; 3mila alle associazioni che assistono di notte i senzatetto; 3mila alle associazioni che raccolgono e distribuiscono ai poveri cibo non consumato. Sempre su proposta di Castagnino, Vinci e Alota, prelevando le somma da diversi capitoli di bilancio, sono stati stanziati: 7mila euro per l’assistenza alle famiglie dei soggetti autistici; 5mila per borse di studio in favore di studenti universitari meno abbienti. Via libera all’unanimità, inoltre, a due atti di indirizzo a firma di Salvo Sorbello. Con il primo, il Consiglio impegna l’Amministrazione a concedere sgravi fiscali “agli esercenti che decideranno di liberarsi dalle macchinette mangiasoldi e di altri tipi di giochi d’azzardo”; con l’altro l’impegno è a concedere gli sgravi (“una congrua riduzione”) ai commercianti che subiscono danni da una durata “dei lavori pubblici oltre il termine fissato”. È, invece, diventato una raccomandazione all’Amministrazione l’emendamento di Castagnino, Vinci e Alota per la partecipazione alle “spese della mensa per i poveri”.Sempre a maggioranza e dopo una lunga discussione alla quale sono intervenuti Vinci, Di Lorenzo, Pappalardo, Moscuzza, Castagnino, Firenze, Lo Curzio, Salvo e il ragioniere generale Giannì, disco verde è stato dato alla raccomandazione sulla diversa destinazione delle somme previste per la retribuzione non obbligatoria dei dirigenti comunali. Il documento, illustrato dal primo firmatario Alessandro Acquaviva, è collegato alla riduzione delle retribuzioni che sindaco, assessori e consiglieri si sono imposti nel 2013 e nel 2015. L’attuazione della raccomandazione, si legge, è subordinata alla “revisione ed eventuale modifica degli accordi contrattuali in essere”; inoltre il documento chiede all’Amministrazione di votare il bilancio di previsione 2016 “entro i termini di legge e di esplicitare nella relazione del bilancio la quota della retribuzione non obbligatoria riconosciuta ai dirigenti”.
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