Con un appello al coraggio, al pensiero creativo e all’unicità che caratterizza ciascuno di noi, Paolo Crepet ha conquistato i giovani presenti questa mattina al teatro comunale di Priolo Gargallo.
Solo così, secondo il celebre psichiatra e sociologo, possiamo ritornare a “Mordere il cielo” – titolo dello spettacolo con cui Crepet è in tournee in tutta Italia – e ridare slancio alle emozioni che rischiano di scomparire a favore di una vita “normale” nella “comfort zone”.
Paolo Crepet, raccontando aneddoti ed esperienze personali, ha letteralmente catturato l’attenzione, tra sorrisi e profonde riflessioni, dei ragazzi che hanno affollato il teatro.
Oltre un’ora e mezza di monologo appassionato in cui ha sottolineato la fragilità educativa che va a discapito dei ragazzi che saltano le tappe della crescita per ritrovarsi spesso giovani adulti annoiati e, nel peggiore dei casi, protagonisti di azioni violente. Non sono mancati gli affondi sui pericoli dell’uso massiccio della tecnologia, in particolare sui bambini.

“Bisogna restituire carta e colori ai più piccoli – ha detto Crepet – affinché esercitino la fantasia e facciano gli errori che abbiamo commesso tutti, errori che servono a crescere”.
Sul finale, spazio alle domande da parte degli insegnati, delle rappresentanti di classe e degli studenti.

La conferenza-spettacolo “Mordere il cielo” è arrivata a Priolo nell’ambito del progetto “PREFERISCO VIVERE” voluto dall’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Pippo Gianni.