“La presenza di cinghiali nella riserva di Pantalica è diventata un’emergenza. I video che documentano una famiglia di cinghiali attraversare la strada “do Curtu” e la massiccia presenza in zona Serramenzana, fino alle porte della necropoli, rappresentano solo la punta dell’iceberg di una situazione ormai fuori controllo”. A parlare è il deputato regionale Carlo Auteri, che da mesi denuncia la cattiva gestione della Riserva naturale orientata Pantalica, Anapo e Cavagrande.
“Non siamo più di fronte a casi isolati – afferma Auteri – i cinghiali sono ovunque, non solo nella riserva ma in tutta l’area rurale circostante. Dove passano, distruggono tutto, rappresentano un pericolo per l’uomo e minano la sicurezza del territorio“.
Numerose associazioni venatorie si sono rivolte a Giancarlo Perrotta, dirigente provinciale del Servizio Sviluppo Rurale della Regione Siciliana, che gestisce la riserva. “Ma ancora una volta non hanno ricevuto risposta e – sottolinea Auteri – il silenzio è diventato la norma. Per questo ho scritto al direttore generale dell’assessorato al Territorio e Ambiente: bisogna autorizzare con urgenza battute di contenimento. La Regione deve intervenire immediatamente“. Secondo il deputato sortinese, “questa gestione è il simbolo di un fallimento. Perrotta ha dimostrato in più occasioni di non avere le competenze per ricoprire un incarico così delicato. Svolgere un ruolo dirigenziale significa assumersi responsabilità, decidere, affrontare le criticità. Qui, invece, ci troviamo davanti all’immobilismo assoluto“.
Auteri torna, quindi, sulla questione strategica: “Pantalica deve essere tutelata, ma anche gestita con una visione turistica. E invece ci troviamo a dialogare con un dirigente che non ha alcuna cultura turistica, nessuna prospettiva di sviluppo. I numeri sul turismo naturalistico in Sicilia sono chiari: potremmo avere un motore di crescita e ci ritroviamo con un freno a mano tirato“. Come già annunciato, ha incaricato un pool di esperti per individuare un Piano di gestione da sottoporre alla Regione, proprio in virtù dell’inerzia degli uffici che dovrebbero occuparsene.
“È ora di mettere la parola fine a questa vicenda – conclude Auteri –. Basta con gli atteggiamenti confusi e l’assenza totale di risposte. Non si può più andare avanti così. Chiedo formalmente le dimissioni del direttore Perrotta. La riserva merita una gestione seria, competente e lungimirante. I cittadini, gli amministratori locali e gli operatori non possono più pagare il prezzo di questa inadeguatezza“.