“No al CCR di via Luciano Rinaldi a Cassibile”. In almeno 100 persone lo hanno ribadito, ieri, durante la prima assemblea pubblica indetta dal comitato a Cassibile, nell’area antistante la struttura oggetto di contestazione.
Per il comitato “NO CCR di via Luciano Rinaldi” erano presenti, oltre alla portavoce Josetta Raudino, anche Rosetta Santoro, Maurizio Vinci, Marialaura Vinci, Marie Fidotta, Maria Vinci, Salvatore Cianfaldone, Domenico Saragozza, Pietro Fronterrè, Erminio Mamo, Ernesto Genovese, Antonella Buccheri e Paolo Lauricella.
Hanno partecipato all’assemblea anche le rappresentanze del comitato per la riqualificazione di Mazzarona, coordinato da Lucia Buonconsiglio, e del comitato NO CCR di via Lauricella, coordinato da Giuseppe Pisasale.
Per i movimenti e partiti politici erano presenti: Ferdinando Messina (Forza Italia), Michele Mangiafico (Civico4), Pierluigi Chimirri (Udc), Marco Gambuzza (Partito Comunista Italiano), Salvo Russo ed Emanuele Mazzone (Alternativa Libera), Vittorio Ferreri (Gioventù Nazionale).
Per i consiglieri comunali sono intervenuti: Sara Zappulla, Angelo Greco e Massimo Milazzo (Partito Democratico), Paolo Romano (Fratelli d’Italia), Cosimo Burti (Forza Italia), Daniela Rabito (Lista Insieme).
Sono intervenuti anche gli attivisti Rosario Caruso e Giuseppina Ragusa, quest’ultima presidente di un’associazione per la riqualificazione dell’area di contrada Palazzo a Cassibile.
I lavori sono stati aperti e conclusi da Lucia Buonconsiglio, che ha ribadito la necessità di un maggiore coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali pubblici dell’Amministrazione comunale. Ha denunciato decisioni imposte dall’alto e presentate con modalità comunicative che mettono in luce solo gli aspetti positivi, nascondendo quelli negativi. Nel corso delle sue conclusioni, ha annunciato la preparazione di una manifestazione in piazza Duomo, con la partecipazione di tutti i comitati nati nelle ultime settimane per protestare contro la gestione del Comune.
Josetta Raudino, portavoce del comitato di via Rinaldi, ha esposto tutte le criticità dell’iniziativa: il progetto minaccia la privacy e la quiete delle abitazioni vicine, non è stato preceduto da alcuna riqualificazione della strada né da un confronto con l’Amministrazione comunale. L’insofferenza dei residenti è stata espressa anche da Daniela Santoro, intervenuta subito dopo.
Giuseppe Pisasale, del comitato NO CCR di via Lauricella, ha invitato tutti all’incontro pubblico di mercoledì alle 19:30 presso l’Hotel Parco delle Fontane, alla presenza del legale del comitato, per annunciare le iniziative pubbliche che verranno intraprese, tra cui la volontà di adire l’autorità giudiziaria. Ha sottolineato che la città è favorevole ai CCR, ma non se situati a ridosso delle abitazioni. Via Lauricella, in particolare, non rispetta alcuna via di fuga e presenta numerose irregolarità che saranno segnalate alle autorità competenti, tra cui Procura, Arpa, Asp e Vigili del Fuoco. Inoltre, l’area scelta per il CCR era destinata alla costruzione di una scuola.
L’attivista Giorgio Nanì La Terra ha denunciato la narrazione ambigua dell’Amministrazione comunale, che, temendo le proteste, parla di CCR “depotenziati” rispetto a determinati tipi di rifiuti, quando invece la città ha bisogno di CCR a pieno regime e lontani dalle abitazioni.
Michele Mangiafico, che ha coordinato i lavori dell’assemblea, ha posto l’attenzione sulla mancata realizzazione della viabilità di piano prevista su via Rinaldi, che avrebbe dovuto prolungare la strada di oltre 500 metri per poi congiungerla con l’ingresso nord di Cassibile. Ha inoltre chiesto ai consiglieri comunali presenti di fare chiarezza sulle motivazioni e sui documenti, mai pubblicati all’albo pretorio, che hanno portato nel novembre 2023 allo spostamento del CCR finanziato in via Gozzo su via Lauricella. Ha infine sollecitato l’inserimento nell’agenda del Consiglio Comunale di un ordine del giorno per rivedere l’ubicazione di tutti i CCR della città.
Questo tema è stato ripreso dal consigliere Paolo Romano, che ha annunciato la richiesta di discutere la rivisitazione di tutti i CCR già nella prossima conferenza dei capigruppo, individuando, per Cassibile, un’area più distante dalle abitazioni nella parte sud del paese.
Cosimo Burti, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di una manifestazione unitaria che raccolga tutte le istanze dei comitati sotto Palazzo Vermexio, tema ripreso anche da Massimo Milazzo, che ha garantito il supporto dei 13 consiglieri comunali di opposizione alle richieste dei cittadini.
Marco Gambuzza (Partito Comunista Italiano) ha insistito sulla mancata riapertura del CCR di Arenaura, che, a tre anni dal sequestro giudiziario, è ancora inattivo nonostante fosse un sito adeguato alle esigenze della zona sud della città.
Salvo Russo ed Emanuele Mazzone (Alternativa Libera) hanno presentato un documento che evidenzia le irregolarità del CCR di Cassibile, tra cui il cancello d’ingresso, che non risponderebbe ai requisiti normativi. Il documento è stato consegnato al comitato di via Rinaldi per le azioni future.
Rosario Caruso ha espresso preoccupazione per il fatto che i residenti di Cassibile debbano sempre scendere in piazza per far valere i propri diritti, perché l’Amministrazione comunale non ascolta le loro istanze.
Giusy Ragusa (comitato “Faremo strada”, associazione Cassibile-Fontane Bianche) ha sottolineato l’importanza di una riqualificazione del territorio attraverso iniziative condivise con i cittadini e non imposte dall’alto, insistendo sulla necessità di ascoltare le reali esigenze della comunità.