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Buscemi. Presentato il progetto per l’integrazione intergenerazionale “Sempre Ragazzi di Montagna”

Diredazione SB

Mar 5, 2021
Buscemi | Progetto sociale: “Sempre Ragazzi di Montagna”

Presentato ieri in conferenza stampa, presso il Comune di Buscemi, il progetto “Sempre ragazzi di montagna”, promosso dalla associazione Volontari Sostegno Disabili Onlus (VOSDI) con la partnership dell’Associazione Servizio Civile e Sostegno Disabili (ASSOD) e dei Comuni di Buscemi e Buccheri.
“Si tratta di un’occasione utile alla rigenerazione del tessuto sociale della nostra comunità – ha dichiarato il sindaco Rossella La Pira – per crescere insieme, ridurre la sensazione di solitudine che spesso gli anziani delle nostre città soffrono: un progetto di risveglio e condivisioni di esperienze tra i giovani e i meno giovani di Buscemi”.  “Nel nostro comune – ha aggiunto – abbiamo già avuto esperienze simili e abbiamo avuto modo di vedere che sono effettivamente di un’utilità straordinaria per tramandare la memoria e far si che i giovani si interessino sempre di più al luogo in cui vivono”.
Sulla stessa linea il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo: “Queste iniziative non possono che essere sposate dalle amministrazioni perché contrastano lo spopolamento in queste nostre realtà dove la percentuale delle persone che hanno 65 o più anni è altissima e i giovani sono costretti ad andare a studiare o a lavorare altrove. La memoria delle nostre comunità va conservata, tutelata e tramandata, nel tentativo, inoltre, di creare nei più giovani quello spirito di appartenenza che magari, un giorno, li porterà a tornare a vivere nelle nostre città. In questo periodo storico particolarissimo, segnato dalla pandemia, iniziative del genere sono anche utili per far comprendere ai nostri ragazzi ciò che hanno vissuto i nostri anziani e metterlo in rapporto con ciò che stanno affrontando loro oggi, con tutte quelle comodità che i loro nonni invece non avevano”.
Ad entrare nel dettaglio di “Sempre ragazzi di montagna”, che durerà un anno, il dr. Filippo Spadola, referente del progetto: “La premessa di contesto dalla quale nasce l’iniziativa riguarda l’area montana degli Iblei, in particolare i comuni di Buscemi e di Buccheri che vedono un trend demografico in forte decrescita ormai da decenni. La tendenza alla decrescita è accompagnata anche da un notevole invecchiamento della popolazione e da un sostanziale blocco del ricambio generazionale. Attraverso il coinvolgimento dei (pochi) giovani presenti nelle comunità, si intende innescare un processo di rigenerazione di comunità a partire dalla condivisione di esperienze fra generazioni.
Offrire spazi di aggregazione che riescano a rendere più frequenti e significative le interazioni sociali è quanto il progetto vuole provare a fare tramite le tre azioni, distinte ma convergenti, in cui è articolato:
Da Zero a Cent(r)o
In una realtà i cui componenti non dialogano in maniera significativa tra loro non si creano relazioni circolari e, quindi, non può neanche esserci una vera e propria comunità. Per cambiare modo di interagire è necessario individuare spazi ad hoc devo poter trovare dei facilitatori di relazioni. Queste figure cercano di capire quali interessi comuni si possono avere tra le generazioni e scoprire delle attività che accontentino tutti e che possano essere condivise in modo intergenerazionale. Queste attività, come laboratori di cucina o perfino dei piccoli tornei del gioco delle carte, per quanto banali, se fatte con consapevolezza servono a creare integrazione.
Narrare la memoria
Ciascuno ha piacere di raccontare il proprio vissuto, ma spesso i ragazzi non conoscono il passato della comunità in cui vivono o alcuni aspetti della tradizione. Molti giovani, infatti, spesso ignorano come si facevano alcune cose, come è nata una comunità, il folclore. La scommessa è far partecipare le persone più avanti nell’età e informare i giovani che a loro volta dovranno cercare le persone in grado di consegnare loro i ricordi da conservare. Lo faranno realizzando dei video che saranno pubblicati su un canale YouTube a beneficio della comunità e fruibile da chiunque anche all’esterno.
Cultura e contaminazione
Con questa azione si vuole fare in modo che i giovani e i meno giovani possano conoscere meglio il territorio degli Iblei. Si concretizzerà con delle visite, delle escursioni, presso luoghi limitrofi di interesse culturale e turistico cercando anche di coniugare le altre azioni del progetto. Per fare un esempio: una delle esperienze raccolte potrebbe riguardare una città vicina e allora si potrebbe organizzare lì un’escursione per vedere come sono cambiati i luoghi, cosa è rimasto, come il ricordo può essere ancora attuale.
L’ambizione complessiva è quella di dare consapevolezze e identità a luoghi nei confronti dei quali affezionarsi, sensazioni che possono influire sui ragazzi per le loro decisioni future”.
A concludere la conferenza stampa il dr. Paolo Santoro, presidente ASSOD: “La sfida di combattere la solitudine degli anziani, rispondendo all’avviso del competente assessorato regionale, l’abbiamo raccolta pensando proprio al termine “ascolto”. I giovani sono abituati all’immediatezza della comunicazione, grazie alle tecnologie di cui oggi disponiamo, ma hanno difficoltà ad ascoltare e condividere esperienze e sensazioni. Questo progetto, finanziato dall’Assessorato Politiche Sociali e Lavoro della Regione Siciliana nell’ambito delle misure a contrasto delle solitudini involontarie, specie nella popolazione anziana, attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato, sarà l’occasione ideale per i meno giovani per raccontare e raccontarsi. I giovani, dal canto loro, saranno indotti ad ascoltare, apprendere, accogliere e conservare le esperienze che gli verranno tramandate. Tutto ciò si tramuterà in un valore, un patrimonio, per l’intera comunità”.

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