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“BUA VIA”: IN SICILIA IL PROGETTO SUGLI ASPETTI PSICOLOGICI LEGATI ALLA PANDEMIA.

Diredazione SB

Nov 3, 2021

Assistenza sanitaria, ascolto educativo, prestazioni psicologiche, punti di ascolto, visite ambulatoriali e monitoraggi. Sono i servizi principali che il progetto “Bua Via”, lanciato a giugno scorso dal coordinamento del Movimento Difesa del Cittadino della Sicilia, offre all’intera popolazione siciliana per approfondire il più possibile gli aspetti psicologici legati alla pandemia. Il progetto, che prende il nome dal grido di un bambino di due anni che, nella sua ingenuità, dice
bua vai via perché spera che il covid 19 possa andarsene dal corpo dello zio, è realizzato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico riparto 2020, ed ha come obiettivo quello di fornire supporto di vario genere a tutti i cittadini del territorio siciliano, con particolare attenzione ai giovani, che si trovano in condizioni di disagio conseguente alla diffusione del virus.

L’iniziativa, presentata in una conferenza online dalla presidente regionale del Movimento Difesa del Cittadino
della Sicilia, Enrichetta Guerrieri e dalla coordinatrice del progetto, MariaLuisa De Simone, si avvale anche dell’attivazione del numero verde gratuito 800 588 665, con cui è possibile richiedere un aiuto immediato.

Al via in Sicilia il progetto 'Bua Via': sportelli d'ascolto, numero verde,  questionari online

Per dare maggiore voce e copertura a “Bua Via” sono stati attivati degli sportelli informativi disseminati in tutto il territorio siciliano: ci sono gli sportelli di ascolto di Palermo e Ragusa organizzati dal Movimento Difesa del Cittadino, lo sportello della Federconsumatori a Caltanissetta, quello Adiconsum di Milazzo, Omnia a Patti, Aduc a Siracusa,
Udicon a Palermo e l’Udiconsum a Termini Imerese. Sul sito web ufficiale del progetto www.buavia.it è stato dedicato ampio spazio alla raccolta di dati mediante un questionario online anonimo con il quale si canalizzeranno tutte informazioni legate agli stati d’animi, le speranze e le difficoltà nate durante il periodo più duro della pandemia da covid-19. Il questionario è rivolto a tutti e servirà anche a creare una base statistica con la quale poter indirizzare in maniera più diretta gli aiuti ed il sostegno necessario.

In fase di presentazione sono intervenuti anche Salvatore Buscemi dirigente servizio 3 Regione Siciliana e i prof Daniele La Barbara e Caterina La Cascia del Policlinico “Paolo Giaccone”.

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