Un aspetto interessante del Bonus sociale bolletta 2025, così come riporta il quotidiano online QdS, è la possibilità di accumulare crediti: quando l’importo del bonus supera il consumo effettivo, il credito residuo rimane a disposizione dell’utente.
Come chiedere il rimborso
Il saldo può essere utilizzato per coprire le bollette successive o, in alternativa, può essere richiesto in contanti. Tale opzione consente alle famiglie di monetizzare l’agevolazione, offrendo una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse economiche. Per richiedere i contanti la procedura è piuttosto semplice, ma che richiede alcuni passaggi fondamentali. Per prima cosa, è necessario verificare la presenza di un credito residuo sulle bollette. Questa informazione è indicata chiaramente nel dettaglio delle fatture inviate dal fornitore di luce, gas o acqua. Una volta accertato il saldo positivo, è possibile procedere con la richiesta di rimborso, contattando il numero verde del proprio fornitore di servizi, che è riportato sulle bollette stesse. Attraverso questo canale, si può richiedere che il credito venga trasformato in un rimborso diretto.
Le opzioni (anche in contanti)
Solitamente, le opzioni disponibili includono: un bonifico bancario sul conto corrente intestato al beneficiario; l’emissione di un assegno; un bonifico domiciliato. Quest’ultima modalità permette di ritirare l’importo presso un tabaccaio convenzionato Sisal o un altro esercizio abilitato, facilitando l’accesso al denaro soprattutto per chi non dispone di un conto bancario. Per importi inferiori ai 500 euro, il rimborso tramite tabaccaio o Sisal è particolarmente comodo e rapido. Basta presentare un documento di identità valido e il codice fiscale per ritirare il denaro. È importante ricordare che il rimborso è subordinato alla corretta registrazione dei dati anagrafici presso il fornitore, quindi è consigliabile verificare che tutte le informazioni siano aggiornate. In alternativa, se il rimborso diretto non fosse immediatamente disponibile, si può optare per l’utilizzo del credito nelle bollette successive, garantendo comunque un risparmio tangibile sulle spese domestiche future. Tuttavia, monetizzare il bonus può rappresentare una scelta strategica per le famiglie che necessitano di liquidità immediata.
Il bonus bollette
Una delle misure a sostegno delle famiglie in condizioni economiche svantaggiate varata dal governo nazionale con l’ultima legge di bilancio è il Bonuds bollette. Si tratta di agevolazioni per le persone in difficoltà, utili a maggior ragione in vista dello stop al mercato tutelato. A regolare il funzionamento del bonus una serie di parametri e requisiti che permettono il risparmio nelle bollette di acqua, gas e luce. Dal primo aprile di quest’anno c’è stata una riduzione del bonus, non essendo più previsto il contributo straordinario varato lo scorso anno. Molte persone potranno comunque beneficiare di alcuni sconti secondo gli importi standard quantificati dall’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera).
In cosa consiste il Bonus bollette 2025
Sono sostanzialmente due le misure principali del Bonus bollette 2024: il potenziamento del bonus sociale luce, attivo fino al 31 marzo 2025, rivolto agli utenti in condizioni svantaggiate; e gli sconti sui consumi di acqua e gas rivolti alle famiglie meno abbienti, con un ISEE fino a 9.530 euro. Per le famiglie numerose, in cui sono presenti almeno quattro figli, il limite ISEE per richiedere il bonus gas e acqua è di 20mila euro. Per questa agevolazione non è prevista alcuna scadenza, si tratta cioè di una misura strutturale.
Chi sono gli aventi diritto al Bonus bollette 2024
Dal 1° gennaio 2024 si torna al bonus sociale ordinario che richiede valore Isee fino a 9.530 euro (che diventano 20.000 euro in presenza di almeno quattro figli a carico). In tutto questo, però, si deve tener presente che rimane un’agevolazione in più per quel che riguarda la bolletta dell’energia elettrica grazie a quello che è stato definito bonus elettrico 2024.
Il bonus elettrico è una agevolazione differente rispetto al bonus sociale, si trattava di un contributo aggiuntivo valido solo per la bolletta dell’energia elettrica rimasto in vigore per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024. Il bonus sociale, invece, è un beneficio che è in vigore da molti anni (e che solo per il 2023 ha avuto un potenziamento permettendo l’accesso anche a nuclei con Isee più alto) e riguarda tutte le forniture domestiche, ovvero: acqua, gas ed energia elettrica.
Come presentare domanda per ottenere i benefici
Sia per il bonus elettrico che per quello sociale, non c’è bisogno di presentare domanda e per poterne fruire basta rinnovare l’Isee al 2024 presentando la nuova Dsu. Si tratta di un beneficio che nel 2024 è riconosciuto in automatico a coloro che già fruiscono del bonus sociale energia e l’importo spettante varia in base al numero di componenti del nucleo familiare. Il beneficio, previsto dal Decreto bollette per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023, non ha mai visto luce e proprio per questo motivo la manovra 2024 lo ha prorogato per il primo trimestre del 2024.
Nell’ipotesi di uso di macchinari elettromedicali, gli interessati devono invece presentare una specifica istanza presso il comune di residenza.
A quanto ammontano gli sconti
Gli importi scontati per gli aventi diritto al bonus sociale acqua e luce, variabili secondo le aree climatiche e la stagionalità, aggiornati al primo trimestre 2024, sono i seguenti: per riscaldamento, acqua calda sanitaria e uso cottura, sconto minimo di 10,92 euro e fino a uno sconto massimo di 84,63 euro per trimestre per i nuclei familiari sino a quattro componenti; sconto minimo di 15,47 euro e fino a uno sconto massimo di 79,17 euro per trimestre per i nuclei familiari con più di quattro componenti.