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Bonus Anziani 2025, tutte le novità: a chi spetta e come richiederlo

Diredazione SB

Apr 12, 2025

Un contributo mensile fino a 850 euro per sostenere le spese di cura e assistenza a casa per gli anziani non autosufficienti: è questa la misura Inps già ribattezzata bonus anziani 2025. L’Istituto ha fornito le prime indicazioni operative sulla cosiddetta Prestazione Universale, introdotta in via sperimentale dal governo Meloni per il biennio 2025-2026.Cos’è il Bonus Anziani

Il Bonus Anziani, noto anche come Prestazione Universale, è una misura economica che, non solo rappresenta un aiuto economico, ma è anche un segnale di attenzione verso le esigenze assistenziali di una popolazione in crescita, data l’aumentata longevità.

Le cifre del Bonus

Il Bonus Anziani prevede una combinazione di una quota fissa e una quota integrativa. Per il 2025, la quota fissa di accompagnamento è di 531,75 euro, a cui si aggiungono 850 euro mensili come quota integrativa. In totale, l’importo mensile raggiunge i 1.381,76 euro. Questo sussidio è esente da tassazione e non è soggetto a pignoramento, garantendo così la sua integrità economica per i beneficiari. L’erogazione del bonus avviene mensilmente, a partire dal primo giorno del mese in cui viene presentata la domanda, e si estende per un periodo di due anni, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.

Requisiti per richiedere il Bonus

Per poter accedere al Bonus Anziani, i richiedenti devono soddisfare diversi requisiti. È necessario avere almeno 80 anni e percepire già l’indennità di accompagnamento. Inoltre, è fondamentale rientrare in un livello di bisogno assistenziale gravissimo, come definito dall’INPS, che valuta le condizioni fisiche e sociali del richiedente. Infine, è richiesto un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 6.000 euro, valido per le prestazioni sociosanitarie.

Destinazione del Bonus

Il bonus è destinato esclusivamente a coprire le spese di assistenza, come la retribuzione di personale domiciliare e servizi non sanitari forniti da aziende qualificate. Le spese ammissibili comprendono la cura dell’igiene personale, la preparazione e distribuzione di pasti a domicilio, e supporto nella gestione domestica, oltre all’accompagnamento per visite mediche e piccole commissioni quotidiane.

È importante notare che la definizione di “bisogno assistenziale gravissimo” può escludere molti potenziali beneficiari. Ad esempio, le persone affette da demenza potrebbero non rientrare nei criteri di ammissibilità, poiché la valutazione è principalmente basata su condizioni fisiche e sul contesto familiare. Questo aspetto solleva interrogativi su come il sistema possa essere migliorato per includere una gamma più ampia di necessità assistenziali.

Le richieste possono essere presentate direttamente sul sito dell’INPS, accedendo alla sezione dedicata ai sostegni e sussidi. È possibile compilare la domanda sia online, utilizzando l’identità digitale, sia tramite i patronati. È fondamentale che la domanda venga presentata durante tutto il periodo di sperimentazione e, una volta accettata, il bonus sarà riconosciuto fino a dicembre 2026, a patto che i requisiti siano soddisfatti.

L’INPS ha previsto controlli trimestrali per garantire l’utilizzo corretto del bonus. I beneficiari saranno tenuti a dimostrare come vengono spesi i fondi ricevuti, altrimenti rischiano la decadenza dal beneficio e l’obbligo di restituire quanto indebitamente percepito.

Un elemento cruciale per l’accesso al Bonus Anziani è il possesso di un ISEE sociosanitario valido, che deve essere inferiore a 6.000 euro. Questo indicatore tiene conto solo di alcuni membri del nucleo familiare, facilitando così l’assistenza a chi ne ha maggior bisogno. La richiesta di ISEE può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno, compilando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che valuta il reddito e il patrimonio per stabilire l’ammissibilità alle prestazioni.

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