Attivato ad Avola il “Servizio di mediazione familiare”. “Una grande opportunità che viene offerta alla comunità, grazie alle abilità e conoscenze messe a disposizione da alcune figure professionali che a vario titolo si occuperanno dello sportello di Mediazione familiare” commentano così il primo cittadino Luca Cannata e l’Assessore alle Politiche Sociali Simona Caldararo.
Avola è uno dei pochi Comuni italiani ad offrire gratuitamente tale servizio che nasce grazie alla collaborazione intrapresa con l’Associazione Europea di Mediazione Familiare. “L’azione dell’AEMEF – spiega il Presidente Gabriella Vigliar – è centrata sulla famiglia, sulla risoluzione dei conflitti di coppia, la salvaguardia del benessere dei figli e soprattutto sull’acquisizione, da parte dei mediandi, di una genitorialita’ condivisa e responsabile”.
Ad operare all’interno dello sportello ci sarà un mediatore familiare qualificato, Fabio Portuesi, già da anni impegnato nell’attività di sportello pedagogico del Comune, il Responsabile del Settore IX Politiche Sociali, Paolina Bonarrigo e altri due mediatori familiari di Aemef (il segretario Rossella Cosentino e il Presidente della Macro Regione Sud Francesca Di Nola, che saranno a supporto e Supervisione).
Il Servizio sarà gestito dai Servizi Sociali del Comune, su specifiche richieste dalle strutture territoriali presenti, come consultorio, centri di ascolto o per conto del Tribunale.
“Questo è uno dei tanti risultati raggiunti dalla politica del “fare” – continua ancora il Sindaco – creando opportunità di sostegno e supporto alle coppie e ai genitori grazie all’aiuto del Mediatore familiare, un professionista imparziale che si adopera in assoluta autonomia dal procedimento giudiziario, affinché le parti raggiungono personalmente, rispetto ai bisogni e interessi da loro stessi definiti, su un piano di parità, in un ambiente neutrale. Un accordo direttamente e responsabilmente negoziato, sempre in un’ottica di tutela massima e salvaguardia dei figli“.
Soddisfatta dell’iniziativa anche l’Assessore Simona Caldararo, che conclude “queste iniziative rispecchiano una comunità in crescita e un Servizio Sociale all’altezza dell’arduo compito a cui quotidianamente è chiamato a rispondere“.