La rivoluzione tecnologica, in Italia, sta procedendo a ritmi serratissimi. Il nostro Paese ha deciso di modernizzarsi e di dire un addio progressivo a tanti strumenti datati e poco smart, tra cui anche lo Spid. A fine febbraio, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato l’It Wallet, un vero e proprio portafoglio digitale che conterrà tutti i documenti del cittadino e che eliminerà, una volta per tutte, le card in plastica. A sostenere la proposta è stato il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, e sarà disponibile a partire da questa estate.
L’It Wallet permetterà ai cittadini di avere carta d’identità, tessera sanitaria, carta della disabilità, patente, passaporto e tessera elettorale sull’app Io.
Alessio Butti ha spiegato che “dalla fine del 2024 alla fine dei tempi previsti dal Pnrr, ci saranno ulteriori perfezionamenti e, contemporaneamente, stiamo lavorando per valorizzare il patrimonio di Spid e anche i privati stanno lavorando a wallet privati. L’obiettivo è di arrivare a una identità digitale unica con la CIE e siamo tutti d’accordo, pubblico e privato, per lavorare in questa direzione”.
Spid addio: le date della disattivazione
In Italia esistono al momento tre modi per confermare la propria identità a livello digitale. Servono, soprattutto, per semplificare l’accesso alle funzioni della pubblica amministrazione disponibili sul web. Si tratta della Carta d’identità digitale, della Tessera sanitaria o Carta nazionale dei servizi e, infine, del più utilizzato in assoluto: lo Spid.
L’identità digitale è stata cruciale durante la pandemia per cambiare il modo d’accesso dei cittadini alla pubblica amministrazione. Negli ultimi 4 anni ha aiutato a sveltire moltissime procedure che prima richiedevano l’accesso a sportelli fisici dei vari enti che lo Stato gestisce per elargire servizi ai propri cittadini.
Ma tutte queste identità, Spid incluso, saranno inutilizzabili a breve. A partire dal 2025, infatti, verrà introdotto un nuovo sistema di identificazione digitale, che sostituirà completamente la Cie, la TS CNS e anche lo Spid. Si chiamerà IT Wallet e verrà introdotto durante tutto il 2024 con vari livelli, per poi diventare a partire dall’anno successivo l’unica identità digitale utilizzabile.
Un cambiamento che avverrà anche a livello europeo. In tutta l’Ue infatti verranno implementati sistemi simili ad IT Wallet e compatibili con i documenti dei cittadini comunitari, per facilitare lo spostamento delle persone e la possibilità di usufruire di vari servizi in Ue.
IT Wallet: cos’è il portafogli digitale
IT Wallet non è, però, soltanto un altro sistema di identità digitale. La sua implementazione comincerà nel 2024, a giugno, quando sarà rilasciato solo per alcune persone e con funzioni limitate. Di base, si tratta di un portafogli elettronico che potrà contenere molti documenti, trasformandoli da cartacei a digitali. Carta d’identità, tessera sanitaria, patente di guida, tessera elettorale e passaporto saranno tra i primi a passare dalle tasche agli smartphone dei cittadini.
Questo perché la piattaforma che ospiterà IT Wallet sarà la AppIO. Già molto diffusa, l’applicazione della pubblica amministrazione permetterà quindi di avere in un solo luogo digitale tutti i propri documenti, fungendo quindi al contempo da identità elettronica per milioni di cittadini.
In futuro, con le implementazioni previste al termine della sperimentazione, IT Wallet dovrebbe poter ospitare anche altri tipi di documenti personali. Dai certificati professionali ai titoli di studio fino alla documentazione medica, sarà possibile trovare tutto in un solo posto, senza dover accedere a diversi portali. L’obiettivo del governo è permettere agli oltre 34 milioni di italiani che utilizzano Spid come loro identità digitale di passare ad IT Wallet in maniera quasi automatica entro il 2025 per non rallentare la pubblica amministrazione.