Come da pronostico, la gara 1 di semifinale se la aggiudica la Pro Recco che, soprattutto nel secondo e terzo tempo, mette distanza tra sé e l’Ortigia. Al di là del diverso valore e grado di esperienza tra le due
formazioni, a decidere questo match è stato soprattutto un fondamentale, ossia la superiorità numerica. I recchelini, infatti, nei primi tre tempi non ne sbagliano una, mentre a uomini pari i ragazzi di Piccardo offrono una buona prestazione. L’Ortigia parte molto concentrata e attenta in difesa, dove regge bene il confronto e riesce a trovare il giusto posizionamento, soprattutto in fase di parità numerica. Il primo gol del match lo segnano i biancoverdi, con Cassia abile a finalizzare la prima superiorità della partita. I recchelini rispondono con le reti, entrambe con l’uomo in più, di Zalanki e dell’ex Ciccio Condemi. La squadra di Piccardo va alla ricerca del pareggio, ma ha qualche difficoltà nel trovare le giuste linee di passaggio al centro, anche per via della bravura della difesa ligure. Tra la fine del primo e la metà del secondo tempo, l’Ortigia spreca due superiorità numeriche, mentre i padroni di casa sono spietati e, con una percentuale del 100%, si portano a + 3 con Presciutti e Ciccio Condemi. I biancoverdi non riescono a bucare la difesa del Recco, che allunga con Di Fulvio, questa volta a uomini pari. L’Ortigia reagisce con orgoglio e trova il gol con Ferrero, ma poco dopo è Zalanki, ancora in superiorità, a centrare il 6-2 di metà gara. Nella terza frazione, il Recco continua a essere impeccabile nell’uomo in più, ma l’Ortigia riesce a riportarsi a meno 3 con le reti di Cupido e di Ferrero (rigore). Gli uomini di Sukno, a quel punto, costruiscono un parziale di 3-0 che ferma il punteggio sul 10-4 prima degli ultimi 8 minuti. Nel quarto tempo, con la vittoria ormai in tasca, il Recco inizia a fallire le superiorità (ne segna una sola su 5) ma riesce comunque ad andare in gol con Iocchi Gratta e Zalanki, mentre l’Ortigia chiude le marcature con Cassia. Finisce 12-5 per il Recco. Gara 2 a Siracusa tra una settimana.
A fine match, coach Stefano Piccardo analizza la prestazione dei suoi giocatori: “Sono contento di come ha giocato la squadra e di come ha affrontato la partita. Abbiamo svolto bene le diverse fasi, giocando il più possibile a viso aperto.
Sembra strano dire questo dopo una sconfitta per 12-5, ma è così, perché oggi c’era in acqua un Recco molto concentrato sull’obiettivo e che sapeva benissimo cosa doveva fare. Abbiamo retto fino al 7-4, fino a quando è stato possibile. Oggi abbiamo fatto male solo in inferiorità numerica, dove nei primi tre tempi abbiamo preso 8 su 8, ma questo è dovuto anche al fatto che loro ti costringono a un ritmo forsennato e, quando devi giocare da schierato, alla fine sbagli. Sul loro uomo in più, abbiamo commesso due errori banali prendendo due gol evitabili. Ma, ripeto, al di là di questo, abbiamo fatto una buona partita. Sono contento dell’atteggiamento messo in acqua dai ragazzi. Adesso inizieremo a pensare a gara 2, sapendo che anche in casa dovremo provare a giocare una partita aperta contro la squadra campione del mondo e poi vedere cosa succede. Questo è un play-off e vogliamo godercelo fino alla fine”.
Nel post match parla anche l’attaccante Sebastiano Di Luciano: “Oggi abbiamo sofferto un po’ la loro fisicità, il loro gioco mani addosso, oltre ad aver fatto male la fase a uomo in meno, ma in parità numerica ce la siamo giocata.
Purtroppo contro avversari così, i valori alla fine vengono fuori. Sicuramente, però, abbiamo avuto un approccio diverso rispetto all’ultima uscita a Bologna, anche se va detto che quella partita non contava nulla e un calo di concentrazione ci poteva stare, per quanto comunque non giustificabile. Oggi ci siamo aiutati il più possibile, abbiamo giocato e, secondo me, il risultato è un po’ bugiardo, eccessivo rispetto a quello che si è visto in acqua, perché vero che loro hanno fatto un grande uomo in più e noi, di conseguenza, un uomo in meno da rivedere, però per alcuni tratti e in alcune fasi abbiamo giocato una bella partita. Poi, va detto che loro erano carichi, perché dopo la sconfitta con Brescia volevano dimostrare di essere sempre i più forti. Siamo stati un po’ sfortunati a incontrarli adesso. Ad ogni modo, ora ci sarà gara 2 e proveremo a giocarcela, inseguendo il sogno di portarli a gara 3, anche se sarà difficile”.