“Un no al ponte, non ideologico ma motivato dal fatto che qui c’è nessuna utilità per la collettività. Tutti gli atti normativi devono essere filtrati alla luce dell’articolo 9 della Costituzione che tutela l’ambiente la biodiversità e gli ecosistemi e ci impone di non fare opere che cementifichino inutilmente e distruggano il patrimonio che dobbiamo preservare”. Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ieri, a Messina a chiusura dell’incontro con i comitati ”No ponte” che ha visto una grande partecipazione di cittadini e di numerosi rappresentanti M5S siciliani a tutti i livelli istituzionali.
“In questo progetto – ha detto Conte – c’è tanta superficialità e frettolosità che diventa anche sospetta“.
“È lo stesso progetto del 2011, 2012 rinfrescato con qualche ulteriore considerazione – ha continuato l’ex premier – ma che conserva integre tutte le criticità sollevate e mai superate sul piano ingegneristico ambientale e trasportistico. Noi contrasteremo in tutti i modi un’opera senza capo e né coda che costerà decine e decine di miliardi e distruggerà ambiente, biodiversità ecosistemi, e tutto questo quando ci dobbiamo mettere 5, 10 ore per attraversare la Sicilia“.
“Non lo dobbiamo consentire. Faremo questa battaglia insieme perché è una battaglia giusta, razionale, lungimirante che non guarda al passato ma al futuro” – ha aggiunto l’ex Presidente del Consiglio.
Ad aprire l’incontro con i comitati, elogiati da Conte per il loro lavoro, è stata la senatrice Barbara Floridia che ha sottolineato l’impegno del M5S contro un progetto che ha definito “scellerato e pericoloso che devasterà a livello ambientale una zona molto preziosa”.
“La nostra battaglia – ha detto il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca – è un atto di attenzione verso la nostra città, contro un ponte che non nascerà mai e che ha solo lo scopo di innescare comitati d’affari e meccanismi elettorali. Avevo 15 anni quando facevamo i campeggi no ponte, sono passati trent’anni e si parla ancora di un’opera che finora è servita a bruciar centinaia di milioni perché la società Ponte sullo Stretto finirà ancora con un nulla di fatto, con un ennesimo contenzioso milionario e con uno scippo miliardario di fondi di sviluppo e coesione già fatto ai danni della Sicilia, fondi che dovevano servire per fare strade autostrade ed ospedali . Il “no“ deve essere assoluto e chiaro, deve essere una lotta da cui non si torna indietro”.
“Il M5S – ha detto il coordinatore regionale M5S, Nuccio Di Paola – è compatto e coeso a dire di “no“ a quest’opera e aiuterà i comitati a fermare lo scippo che Salvini e il governo Meloni stanno facendo alla Sicilia. È un paradosso che in Sicilia si parli di ponte, in presenza collegamenti stradali e ferroviari che definire insufficienti è un eufemismo e in una terra dove, a causa delle politiche miopi e altamente inadeguate dei governi che si sono succeduti alla guida delle Regione, mancano perfino le infrastrutture per portare l’acqua a casa delle persone. Non dimentichiamo, inoltre, che a causa di questo inutile ponte, che serve solo ad assecondare le ambizioni elettorali di Salvini, la Sicilia, assieme alla Calabria, è stata depredata di una buona parte dei fondi Fsc, quelli che dovrebbero servire a colmare il divario infrastrutturale del Mezzogiorno col resto d’Italia. Siamo disposti a fare qualsiasi tipo di azione, anche a raccogliere firme che permettano di presentare disegni di legge”.
A seguire gli interventi dei comitati cittadini contrari alla realizzazione del ponte e che hanno messo in evidenza le tantissime criticità dell’opera : il “Comitato Invece del Ponte” con Elio Conti Nibali e Sergio De Cola, il “Comitato No Ponte Capo Peloro” con Mariella Valbruzzi, il WWF con Aurora Notarianni, e l’ex sindaco di Messina, Renato Accorinti.