“Da diversi mesi, il sindaco di Siracusa ha focalizzato la sua attenzione sul progetto della gestione dei reflui civili nel Porto Grande, promuovendo ciò che definisce una svolta epocale. Si propone di collegare questi reflui al depuratore consortile tramite canali pre-esistenti, con un investimento stimato di circa un milione di euro“. Lo denuncia Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4”.
“Ciò che invece né il sindaco né la sua gran cassa propagandistica raccontano ai siracusani – continua Mangiafico, – è la ragione per cui da qualche tempo a questa parte il primo cittadino sia così alacremente impegnato in questo progetto, ancorché – dopo quasi un anno di energie investite – i siracusani non abbiano visto ancora nulla.”
“Civico 4” tiene a evidenziare una questione di rilevanza ambientale che coinvolge il territorio da circa due anni: “se i reflui civili fossero sversati nel Porto Grande – continua Mangiafico – sarebbe un danno, ma certamente minore rispetto a quello che accade da circa due anni, ovvero da quando, per le notizie apprese, gli ispettori dell’Arpa avrebbero ravvisato dati anomali e – “ictu oculi” – la rottura del collettore che, sotto il cavalcavia della s.p. 14 compreso tra Necropoli del Fusco e il centro commerciale “Archimede”, dovrebbe condurre i reflui depurati al Porto Grande. E, invece, come è facile osservare affacciandosi dal cavalcavia, i reflui civili si disperdono sul terreno, peraltro frequentato da bovini al pascolo, determinando un importante inquinamento ambientale. Sull’argomento è stato aperto più di un fascicolo di inchiesta negli ultimi sei anni dalla Procura della Repubblica. Il canale Grimaldi, nato per riversare in mare le acque di scolo dei terreni bonificati delle paludi Lisimelie, dal 1985 ha assunto – a seguito di un finanziamento ottenuto dal Comune attraverso la Cassa per il Mezzogiorno – il nuovo compito di trasportare le acque reflue civili depurate, entrando nella competenza del Comune di Siracusa.”
Il movimento chiede al sindaco di Siracusa di “chiarire le sue intenzioni riguardo l’urgenza di ripristinare gli argini del canale. Inoltre, invita il sindaco a rendere noti i dati raccolti dall’Arpa alla cittadinanza e, per quanto possibile, a fornire informazioni sulle responsabilità legate all’oggettiva e grave alterazione dell’habitat a sud del cavalcavia sulla sp14 e ai livelli di inquinamento“.