Un’interpellanza sul diritto allo studio e sulle opportunità da dare ai giovani studenti siracusani con l’attivazione dei nuovi corsi previsti da un accordo con l’Università degli Studi di Messina.
È questo l’oggetto della nuova azione politica condotta dal consigliere di FdI Paolo Cavallaro che, si legge nel testo dell’interpellanza, chiede al Sindaco:
1) perché non siano stati ancora attivati i corsi facenti parte dell’accordo in premessa con l’Università degli Studi di Messina;
2) se l’Amministrazione comunale intende dare seguito all’accordo;
3) se l’Amministrazione comunale ha individuato ulteriori immobili e strutture, oltre quelle menzionate nell’accordo, al fine di mettere a disposizione degli studenti e docenti adeguate aule di studio, oltre che dimore per gli studenti;
4) qual è la volontà dell’Amministrazione comunale in ordine all’attivazione di corsi di laurea in città;
5) qual è la volontà dell’Amministrazione comunale in ordine alla promozione del diritto alla studio e alla formazione dei giovani siracusani, e non solo, che intendono frequentare corsi universitari.
Il consigliere Cavallaro, precisa inoltre, che la volontà dell’Università di Messina è di attivare alcuni corsi di laurea (ad esempio: Giurisprudenza, Scienze Motorie, Scienze Politiche, Amministrazione e Servizi, Consulente del lavoro e Scienze dei servizi giuridici, Scienze Infermieristiche).
Ed ancora che il dr. Giuseppe Di Gaudio – che con D.P. n.512/Gab del 20.02.2020 è stato nominato dal
Presidente della Regione Siciliana Commissario Straordinario in sostituzione dello sciolto consiglio comunale e fino alla scadenza naturale – nell’anzidetta qualità ha approvato, con deliberazione n.68 del 23.12.2022, la proposta del Settore Affari Istituzionali n.98 del 12.12.2022 avente per oggetto “Approvazione schema di accordo tra il Comune di Siracusa e l’Università di Messina per l’attivazione di nuovi corsi di laurea”.
Paolo Cavallaro chiede che la risposta sia data in aula con la presenza del Dirigente del Settore competente e si è riservato, infine, di presentare apposita mozione, a seguito della risposta.