Nel primo weekend di esodo di agosto, a causa dell’aumento del traffico automobilistico dei vacanzieri e del bollino nero, la società Anas ha ridotto ulteriormente, rispetto alla scorsa settimana, il numero dei cantieri attivi sulla sua rete stradale, per facilitare la circolazione.
In questo ultimo weekend, infatti, ne sono stati sospesi altri 96, e il totale è passato a 811, pari al 74% del totale (erano 1.100 gli interventi in corso). Tre cantieri su quattro, quindi, sono stati fermati. Anche Anas si è attivata, inoltre, per garantire l’osservanza dell’obbligo, in vigore dal primo agosto per i distributori di carburanti, di esporre i cartelloni con i prezzi medi di benzina e diesel, oltre ai costi del proprio impianto.
Per segnalare eventuali violazioni, Anas effettuerà verifiche ispettive presso gli operatori presenti sulla propria rete.
“L’estate è il momento di massima fruizione delle strade e del mare da parte della collettività“ rende noto in un comunicato, la società che gestisce la rete di strade statali e autostrade di interesse nazionale.
“Alla luce della consolidata collaborazione tra Guardia Costiera e Anas – prosegue il comunicato – anche quest’anno la campagna di sicurezza rivolta a segnalare le emergenze in mare alla Guardia Costiera è condivisa da Anas attraverso i pannelli elettronici a messaggio variabile presenti sulla rete stradale italiana e sui canali social istituzionali dell’azienda“.
Il claim che verrà diffuso è: “Per le emergenze in mare chiama la Guardia Costiera“.
“Vogliamo attraverso un impegno congiunto garantire vacanze tranquille, prevenendo eventuali criticità in mare e lungo i litorali. La sinergia ormai strutturata tra Guardia Costiera ed Anas – afferma l’Ammiraglio Nicola Carlone, Comandante generale della Guardia Costiera – testimonia l’importanza che riveste oggi la sicurezza del cittadino. Che sia in mare, o lungo le strade, l’obiettivo è comune ed è quello di avvicinare i milioni di vacanzieri al senso della responsabilità che è necessario e ne contraddistingua i comportamenti, perché guidare un’automobile non è diverso dal condurre un natante: prudenza, e consapevolezza del mezzo equivale a tutelare la propria vita e allo stesso tempo quella altrui”.