Genovese Umberto Volley Siracusa 3
UniMe Akademia 2
Genovese Umberto: Calvagno, Iemmolo, Maltese, Moncada, Perticone, Caniglia, Bennardo, Valenti, Di Martino, Padula. All. Italia
UniMe Akademia: Maisano, Curro, Arena, Zingales, Gianponaro, Gravagno, De Francesco, Falconi, Mazzeo, Migale, Salvatore, Natoli, Miduri. All. Lagana.
Arbitri: Ceraiolo di Acicastello e Lo Presti di Catania.
Parziali: 25-19, 18-25, 26-24, 28-30, 15-10
La Genovese Umberto centra la seconda vittoria consecutiva nel campionato di serie C di pallavolo femminile. Dopo il 3-1 nella gara di recupero di giovedì scorso a Gravina, le siracusane si ripetono e piegano la resistenza della UniMe Akademia, che si arrende al quinto set. Gara intensa e combattuta quella disputata ieri sera in un PalaCorso gremito da un pubblico numeroso e rumoroso. Le aretusee partono bene e si aggiudicano senza eccessive difficoltà il primo set con il punteggio di 25-19,. Nel secondo le parti si invertono, giocano meglio le ospiti, che ottengono il massimo vantaggio sul 20-13. La squadra di casa prova a restare agganciata al parziale, dimezzando le distanze (17-21), ma la rimonta non riesce anche a causa di qualche errore di mira in attacco delle verdeblù. Il terzo set sembra simile al secondo, con le ospiti quasi sempre in vantaggio e che vedono il traguardo vicino quando staccano di sei lunghezze le aretusee, andando sul 19-13. La reazione delle padrone di casa è veemente e a suonare la carica è Caniglia, con un bel “primo tempo” prima e con un pallonetto dopo; le ospiti sbagliano, le locali no e Valenti e Bennardo completano la rimonta, portando la Genovese Umberto sul 23-22. Il ventiquattresimo punto arriva per un altro errore messinese, poi però la UniMe pareggia. Due punti consecutivi di Valenti regalano il set alle siracusane.
Intensità ed emozioni caratterizzano anche il quarto parziale, che vede le locali avanti 8-4 e 11-8 ma poi raggiunte e superate dalle ospiti, che si portano sul 22-20. Le ragazze di Italia non mollano e recuperano il passivo, portandosi sul 24-23. Sprecano però tre matchball e a decidere la sfida è il tie-break. Le verdeblù dimostrano di non accusare il colpo e tornano a giocare come sanno, costruendo sin da subito un vantaggio ampio e chiudendo sul 15-10. Arrivano così altri due punti, utili per mantenere il quinto posto in classifica.
Le giocatrici della Genovese Umberto Siracusa sono scese in campo con la scritta sulle braccia e sulle gambe “Jin, Jiyan, Azady, donna, vita, libertà”, uno slogan finora usato da curdi, irakeni, iraniani e turchi a sostegno della protesta in Iran contro il regime che opprime le libertà delle donne. “Un’iniziativa simbolica ma importante – ha detto il vicepresidente Salvo Corso – che serve per esprimere la nostra solidarietà a chi soffre per la propria libertà”.