“Non bisogna nascondere la polvere sotto il tappeto, il futuro della zona industriale di Siracusa senza novità importanti da incerto rischia di passare a sicura morte” – lo dichiarano Pippo Zappulla e Antonino Landro rispettivamente segretario regionale e provinciale di ArticoloUno.
“Lo vogliamo ribadire al Governo Regionale e a quanti si erano illusi che l’intesa per il riconoscimento dell’area di crisi complessa potesse rappresentare la soluzione ai problemi clamorosamente gravi e dirimenti che attraversano gran parte delle attività industriale. Il processo fondamentale della riconversione sostenibile e della transizione energetica in un’area con alcune strategiche raffinerie non si realizza – affermano Zappulla e Landro – solo con l’area di crisi né inseguendo risorse del Pnrr di cui si conoscono già i criteri selettivi ma pretendendo dal Governo Regionale e da quello Centrale che si apra un tavolo nazionale con le Imprese e le forze sociali per selezionare i progetti concreti e individuare le fonti per cofinanziare la realizzare dei progetti”.
“Perché per realizzare la riconversione ambientale e produttiva ci vogliono progetti concreti e con tempi certi di realizzazione, urgono tante risorse private delle grandi Imprese ma anche ingenti fondi pubblici e al Governo il compito comunque di individuarle e metterle a disposizione. Basta furbizie, quindi, e tentativi di scaricarsi dalle proprie responsabilità come fa il Governo Regionale che continua a brillare per l’assenza di un barlume di politica industriale e ambientale e pretendere, invece, che il Ministro Giorgetti a nome del Governo nazionale apra un tavolo urgente di confronto sul futuro ambientale, produttivo e occupazionale dell’area siracusana” – dichiarano gli esponenti di ArticoloUno.
“8.500 lavoratori e rispettive famiglie, un’intera fetta dell’economia provinciale e siciliana non possono essere trattati come figli di un dio minore. Al Ministro Giorgetti bisogna dire che qui , nel siracusano e in Sicilia, abbiamo acquisito anche sulla pelle di tanti lavoratori una coscienza ambientale insieme a quella produttività di tale rilievo professionale e manageriale da consegnarla alla migliore cultura industriale e competitiva dell’intero Paese. E i primi a dirglielo devono essere quanti a vario titolo rappresentano la Lega a Siracusa e in Sicilia. Dimenticano, infatti, che loro stanno al Governo Regionale e che il Ministro competente è uno dei massimi esponenti della Lega. Quindi meno strumentalizzazioni e più concrete azioni per salvare la nostra area industriale. Giusto e condiviso , quindi , l’appello del sindacato e della Cgil all’impegno unitario del territorio e noi – concludono Zappulla e Landro, per quanto ci riguarda, facciamo la nostra parte chiedendo con forza al gruppo di Leu-Art1 , ai capigruppo di Camera e Senato e ai componenti del Governo di sollecitare con forza Giorgetti perché convochi rapidamente e seriamente il tavolo al Ministero. Consegnando, come temiamo che sarà necessario, da subito la disponibilità a sostenere la mobilitazione unitaria del sindacato e dei lavoratori che nel perdurante silenzio intuiamo essere ormai imminente”.