Tsunami di casi in Sicilia, con 14.269 contagi in 24 ore ma è giallo: la Regione infatti ha annunciato che da mercoledì si tiene conto, nelle positività, anche degli antigenici rapidi (come riporta la circolare dell’Assessorato alla Salute), dunque il numero potrebbe dipendere anche da questo. Diciannove sono i morti, salgono i ricoveri in ospedale ma meno rispetto agli altri giorni.
Il tasso di positività raddoppia e sale al 24% ieri era 12%. L’isola è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 80.116 con un aumento di 12.918 casi. I guariti sono 1.332 mentre le vittime sono 19 e portano il totale dei decessi a 7.634.
Sul fronte ospedaliero, ricoveri ancora in aumento come si evince dalle notizie che arrivano dagli ospedali al collasso e dalle lunghe file di ambulanze che si registrano in tanti nosocomi dell’Isola. Degli 80.116 siciliani attualmente positivi, 79.053 si trovano in isolamento fiduciario, 944 sono ricoverati in ospedale con sintomi da Covid (31 in più di ieri) e 119 sono ricoverati in gravi condizioni nei reparti di Terapia intensiva (4 in più di ieri) con 12 nuovi ingressi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 7). Il ritmo dei ricoveri, 30/40 al giorno, sta diventando insostenibile per le strutture sanitarie.
Questa la situazione dei contagi in Sicilia nelle singole province, nel giorno dell’Epifania: Catania ha registrato 3.377 casi, Palermo 3.210 casi, Catania 3.377, Siracusa 1.546, Messina 1.502, Ragusa 1.195, Caltanissetta 1.149, Trapani 1.075, Agrigento 499.
Con questi dati il passaggio alla zona arancione sembra ormai sicuro, ma quando? Una previsione, almeno seguendo i numeri, è stata fornita dal matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M.Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
“Se come usualmente avviene le zone gialle e arancioni saranno stabilite domani sulla base dei dati relativi al martedì precedente, allora dovrebbero passare al giallo le Regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Toscana, mentre la Liguria dovrebbe passare in fascia arancione”.
“Per quanto riguarda la Sicilia – sottolinea Sebastiani – sulla base dei dati, fra 10 giorni l’isola passerà in arancione”.
“Se continuasse questo trend, entro 40 giorni supereremmo a livello nazionale il 30% di occupazione nelle terapie intensive ed entro un mese il 40% nei reparti ordinari, mentre per l’incidenza nazionale siamo già a 1.640 casi su 100mila abitanti: questo significa che i tre parametri per l’ingresso in zona rossa sarebbero superati a livello nazionale in 30-40 giorni, ma ovviamente – afferma Sebastiani – ci potrebbero essere differenze tra le singole Regioni”.
Ma se tra zona bianca e zona gialla il cambio oggi è solo nominale, e le prescrizioni restano identiche, dall’obbligo di mascherina all’accesso alla necessità di green pass base o rinforzato per accedere a quasi tutte le attività sociali, con l’arancione i cambiamenti sono più rilevanti.
Innanzitutto, per spostarsi al di fuori del proprio Comune di residenza sarà richiesto il green pass base (quello ottenibile anche con il tampone), oppure la vecchia autocertificazione di motivi di urgenza, salute o lavoro, che riappare dopo oltre parecchi mesi di inutilizzo. Servirà invece il green pass rafforzato per entrare nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.