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Covid, blindato il Capodanno, Sicilia verso zona gialla

Diredazione SB

Dic 27, 2021

Un Capodanno blindato quello che si prospetta in Italia, con il continuo aumentato dei contagi da Covid, soprattutto tra ragazzi e bambini: niente eventi pubblici, nemmeno gli assembramenti in strada ad ammirare i fuochi d’artificio, e sale da concerto e discoteche chiuse.

La variante Omicron vola

E mentre la Sicilia, come anticipato ieri dal Qds.it, si avvia verso la zona gialla, la variante Omicron vola in tutti i sensi: per numero di contagi e perché è stata diffusa da chi ha preso l’aereo. Anche per oggi nel mondo è prevista la cancellazione di numerosi voli causa contagi tra piloti ed equipaggi: quasi ottomila in tutto il fine settimana di Natale.

Colpiti soprattutto i ragazzi

Ieri, con soli 217 mila tamponi effettuati, si sono contati 24.883 contagi, mentre per molti non vaccinati si sono aperte le porte delle terapie intensive. E ad essere colpiti, come detto, sono soprattutto i giovani, per via delle riunioni, con poche precauzioni, e i contatti con coloro i quali studiano fuori e sono tornati a casa per le feste per rivedere amici e parenti.

Un anno dall’inizio della vaccinazione di massa

Oggi ricorre l’anniversario del vax day – l’avvio della campagna di vaccinazione risale appunto al 27 dicembre del 2020 – e l’Italia si rimette in moto dopo un Natale che ha visto una nuova impennata di contagi.
Riparte – anche se non sono ancora riaperte scuole e università – Con diverse limitazioni, ossia le misure previste dal cosiddetto Decreto Natale, in vigore dal 25 dicembre dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
A un anno dall’inizio della vaccinazione di massa in Italia, con oltre 108 milioni di dosi somministrate, l’Istituto superiore di Sanità ha sottolineato come “il rischio di terapia intensiva per i non vaccinati rispetto a chi ha la terza dose è 85 volte maggiore per gli over 80, 12,8 volte maggiore per i 60-79; 6,1 volte maggiore per i 40-59”.

Copertura vaccino non costante nel tempo

Il vaccino ha una copertura che non si mantiene costante nel tempo: “Dopo 150 giorni dal completamento del ciclo, l’efficacia nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 71,5% a 30,1%”. Ma “rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa”.

Oggi Razza incontra le Asp siciliane

La prossima scadenza per il cambio di colore per le regioni è quella del dieci gennaio del 2022. E c’è il concreto rischio che la Sicilia passi in zona gialla.

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Così, per fronteggiare la situazione del dopo-feste, l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, incontra stamattina i vertici delle aziende sanitarie territoriali “per un confronto sullo stato della pandemia e per valutare azioni di potenziamento delle misure attualmente in vigore”.

“Se ci sarà un progressivo aumento dei contagi – ha spiegato Razza -, la gran parte dovranno essere gestiti al domicilio. Quindi serve rafforzare la nostra capillarità sul territorio e aumentare sia i punti tampone che l’attività di contact tracing”.

“Prepararci adesso – ha concluso – vorrà dire essere pronti per gestire il dopo-festività e rendere più sicuri i cittadini”.

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