Al voto, oggi e domani, quarantadue Comuni della Sicilia per il rinnovo di sindaci e Consigli comunali. Un appuntamento elettorale che sebbene non riguarderà capoluoghi di provincia, vedrà chiamati al voto oltre 568mila cittadini.
Per l’isola si tratta di un test per assetti e alleanze politiche che anticipa di un anno il voto nelle grandi città (Palermo e Catania) e soprattutto la corsa alla presidenza della Regione.
Tra i Comuni più grandi al voto ci sono Vittoria, in provincia di Ragusa – che ha visto la presenza di big come Giuseppe Conte e Giorgia Meloni -; Adrano, Caltagirone e Giarre nel Catanese; Alcamo, nel Trapanese; Canicattì, Favara e Porto Empedocle, nell’Agrigentino; Lentini, Noto, Pachino e Rosolini, in provincia di Siracusa; San Cataldo, nel Nisseno.
Da segnalare, poi, per la prima volta le elezioni a Misiliscemi, Comune costituitosi quest’anno raccogliendo otto frazioni di Trapani.
I seggi saranno aperti oggi dalle 7 alle 22 e domani dalle 7 alle 14. I consiglieri comunali da eleggere sono 606.
Per gli eventuali ballottaggi si tornerà alle urne domenica 24 e lunedì 25 ottobre.
In ventinove centri si voterà con il sistema maggioritario, in tredici con quello proporzionale.
Le operazioni di scrutinio inizieranno domani, ultimate le operazioni di voto e dopo il riscontro dei dati.
L’elettore può esprimere una o due preferenze per i candidati al Consiglio comunale. Nel caso vengano espresse due preferenze, devono essere di genere diverso: una femminile e l’altra maschile. In caso contrario, la seconda preferenza verrà annullata.
Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa. Considerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’elettore dovrà recarsi al seggio elettorale munito di apposita mascherina protettiva.
Due gli impresentabili scoperti prima delle Comunali in Sicilia: a Mistretta (Messina) il candidato sindaco Sebastiano Sanzarello, accusato di concussione consumata in concorso con altri. Il dibattimento è rinviato al 28 ottobre. Il reato risulterebbe consumato tra il 1999 e il 2004. A Pachino Sebastiano Malandrino, candidato consigliere, definitivamente condannato per detenzione illecita di stupefacenti. Se eletto, verrà dichiarato incandidabile.