È stato pubblicato in questi giorni il parere positivo della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) da parte dell’ARTA, Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, per il progetto della società Lindo s.r.l. di costruzione di un nuovo impianto fotovoltaico in provincia di Siracusa nel territorio che interessa i comuni di Canicattini Bagni, Siracusa e Noto.
L’impianto prevede l’installazione a terra, su un lotto di terreno di più di un chilometro quadro, di 187.280 moduli pannelli fotovoltaici della potenza unitaria di 360 Wp montati su 4.682 strutture a inseguimento monoassiale (tracker), per una potenza complessiva installata di 67,421 MWp. Il progetto prevede anche , tra l’altro, un cavidotto interrato della lunghezza di circa 10 km.
“Europa Verde Siracusa – dichiarano i co-portavoce, Salvo La Delfa e Giusi Nanè – pur condividendo la necessità di Incrementare la produzione di energia elettrica tramite utilizzo della risorsa solare, obiettivo fondamentale per ridurre le emissioni climalteranti, non comprende la ratio con cui l’assessorato regionale ha dato parere positivo alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico in un terreno a destinazione agricola e a verde pubblico. Questa scelta risulta essere incomprensibile in quanto in netta contraddizione con quanto riportato nell’Aggiornamento del 2020 del Piano Energetico Ambientale della Regione Sicilia (PEARS 2030) che prevede che la produzione da fotovoltaico debba essere realizzata attraverso la costruzione di nuovi impianti da costruire prioritariamente in aree dismesse (cave e miniere esaurite, siti di interesse Nazionali SIN, discariche esaurite)”. “In base a quanto previsto dal PEARS 2030 – continuano La Delfa e Nanè – non si comprende per quali motivi l’Assessorato regionale stia permettendo la realizzazione di un impianto in un terreno agricolo, considerato anche l’alto numero di aree dismesse presenti nel territorio siciliano (lo stesso documento individua 710 cave e miniere esaurite, 4 SIN e 511 discariche esaurite). L’aggiornamento del piano Energetico sottolinea che solo in mancanza di aree dismesse si può ricorrere a terreni agricoli degradati (non produttivi) per limitare il consumo di suolo utile per altre attività e nel caso in cui nemmeno questi fossero disponibili a terreni agricoli produttivi valutando le azioni per favorire lo sviluppo dell’agro fotovoltaico”.
“In virtù di tutto ciò – concludono La Delfa e Nanè – Europa Verde Siracusa chiede alla Regione Sicilia l’annullamento del parere positivo alla VIA del progetto della società Lindo e l’individuazione di un altro sito per l’impianto fotovoltaico in una delle tante aree dismesse presenti nella provincia”.