“Da quasi 7 anni sembrava che nessuno fosse più interessato alla vitale bonifica della rada di Augusta. Siamo stati cocciuti e determinati, abbiamo lavorato a testa bassa e il decreto ministeriale che ora dispone quella bonifica è per noi un successo senza precedenti”. Il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, il siracusano Paolo Ficara e il senatore Pino Pisani (M5S) non nascondono la soddisfazione.
A fine marzo è stata chiusa la conferenza dei servizi e, poco dopo, è stato firmato il decreto che impone la bonifica della rada di Augusta. “La bonifica si deve fare. Punto. Le risorse per lo sviluppo del progetto di bonifica sono già disponibili. Si procederà seguendo le indicazioni contenute nello studio Ispra/Cnr che è stato portato all’attenzione del tavolo ministeriale. Il progetto verrà affidato allo stesso Consiglio Nazionale della Ricerca a cui chiederemo l’utilizzo delle migliori tecnologie oggi disponibili. D’altronde, in dieci anni molto è cambiato in materia di dragaggi ed attività similari in mare, con tecniche innovative e rispettose dell’ambiente. E’ possibile, quindi, coniugare risanamento ambientale e tutela delle attività industriali”, continuano Paolo Ficara e Pino Pisani (M5s).
I parlamentari pentastellati rimarcano come fattore degno di nuovo interesse, il cambio di passo del Ministero. “Ha finalmente preso atto della sentenza del Tar di quasi una decina d’anni addietro. Ma soprattutto è stato chiaro nel definire le responsabilità delle aziende private. Erano già state diffidate nel 2017 ma oggi, nero su bianco, è chiarito il loro ruolo nelle operazioni di bonifica e se non ottempereranno, sarà il Ministero stesso a sostituirsi per poi rivalersi sui responsabili, come individuati dalla sentenza del Tar. Ma sono sicuro che i gruppi industriali presenti sul territorio, una volta chiamati in causa, non esiteranno ad assumersi passate responsabilità in un leale rapporto con un territorio da cui hanno sempre ricevuto molto”.