In seguito all’annullamento definitivo per questa stagione del campionato di serie D al quale la Asd Eurialo Siracusa aveva diritto a partecipare, la Fipav ha indetto un torneo facoltativo di Coppa Italia di categoria, al via nei prossimi giorni in sostituzione del campionato, fermato quest’anno dall’emergenza coronavirus. La società verdeblù non parteciperà alla Coppa Italia di serie D, in quanto ha deciso di rivolgere tutto il suo impegno sui tornei under 15, 17 e 19, ritenuti di interesse nazionale e per questo organizzati dalla Federazione. Il comitato Monti Iblei diramerà subito dopo Pasqua date e calendari dei gironi che riguardano l’Eurialo. “La scelta di non prendere parte alla Coppa Italia – spiega il vicepresidente Salvo Corso – è stata dettata dalla circostanza che, trattandosi di torneo facoltativo e non essendo previste promozioni o retrocessioni, abbiamo valutato opportuno puntare le nostre attenzioni sui campionati giovanili. Le ragazze si allenano da tempo in vista dell’esordio ufficiale che finalmente sta per arrivare”. A tal proposito, il dirigente della società aretusea rimarca come la mancanza di spazi orari adeguati per il lavoro in palestra potrebbe pesare su eventuali prestazioni in campo non ottimali specie dal punto di vista atletico. “Purtroppo le nostre ragazze si allenano tutte insieme una volta sola a settimana e per giunta in orario scomodo, il giovedì dalle 20,30 alle 22,30 presso la palestra Pino Corso. Questa circostanza è stata determinante nella scelta di non disputare i tornei facoltativi sia di serie D che di Prima Divisione ai quali ci eravamo regolarmente iscritti. Abbiamo richiesto e ottenuto dal gestore delle palestre cittadine spazi maggiori da poter utilizzare per un adeguato allenamento delle nostre giovanili, per questo motivo lo ringraziamo per essere venuto incontro alle nostre esigenze e permettere in questa maniera alle nostre atlete di poter avere una preparazione in linea con le nostre prossime avversarie”.
L’emergenza covid in tutto questo ha avuto un peso non indifferente. Le palestre delle scuole infatti non sono accessibili per via di protocolli sanitari difficili da attuare o da far rispettare. “Comprendiamo il momento – sottolinea Corso – con l’arrivo del coronavirus le palestre scolastiche non vengono spesso neanche utilizzate dagli istituti per le ore di educazione fisica dei propri studenti, né per finalità diverse. Confidiamo comunque che, non appena usciremo da questa difficile situazione, ci si venga incontro reciprocamente perché le nostre ragazze hanno bisogno di allenarsi di più. Per il momento stringiamo i denti, aspettando tempi migliori”.