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In Sicilia solo 60 docenti su 75 mila hanno meno di 29 anni. Anief: “Ridurre l’età dei docenti”

Diredazione SB

Feb 19, 2021
Risultato immagini per insegnanti anziani in aula

L’Ufficio scolastico regionale della Sicilia, tramite un dossier da poco pubblicato, ha emesso gli ultimi dati riguardo i dipendenti degli istituti scolastici con contratto a tempo indeterminato. I dati sono, purtroppo, sconfortanti. In Sicilia sono presenti ad oggi 760 dirigenti scolastici, e solo 4 di loro non superano i 40 anni. Oltre 450 invece superano i 55 anni. Per quanto riguarda gli insegnanti invece, il totale ammonta a 75.777. 4 mila sono compresi tra i 30 e i 39 anni, mentre quasi 34 mila insegnanti superano i 55 anni d’età. Solo 60 docenti hanno meno di 29 anni. Dato molto preoccupante, che suona come un campanello d’allarme per gli aspiranti del mestiere. Singolare è il caso dei docenti di Religione. Su 1289 insegnanti in Sicilia, nessuno ha meno di 40 anni, mentre più della metà superano i 55. La causa di questo fenomeno viene attribuita alla Legge 22 del 2011, conosciuta anche come “Legge Monti-Fornero“, che di fatto obbliga a lasciare il lavoro quasi a 70 anni, e con il venir meno della “Quota 100”, che quest’anno terminerà il suo corso, la situazione è destinata a peggiorare. Marcello Pacifico, presidente dell’Associazione nazionale Insegnanti, è intervenuto a riguardo, dichiarando: “La verità è che bisogna ridurre l’età della docenza scolastica e del personale Ata e va rivisto l’intero reclutamento con corsi abilitanti annuali, concorsi più snelli e anche per soli titoli, oltre che assunzioni direttamente da graduatorie d’istituto”. Aggiungendo poi: “Sarebbe indispensabile allargare la finestra pensionistica anticipata, ad oggi prevista solo per il personale delle forze armate, anche per i docenti. I posti che si renderanno liberi, tra l’altro, verrebbero aggiunti a quelle immissioni in ruolo dei precari storici, con oltre 36 mesi, che il Comitato europeo dei diritti sociali ha detto di attuare accogliendo il reclamo Anief collettivo n. 146/2017, attraverso concorsi per titoli ed evitando una dura condanna dall’Europa”.

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