Un’edizione totalmente in streaming all’insegna della cultura d’impresa con l’obiettivo di trasmettere alle giovani generazioni anche in tempi di pandemia, un messaggio di fiducia.
L’undicesima Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, promossa oggi a Siracusa da Confindustria, è stata – anche nella sua versione a distanza – l’occasione per una “contaminazione” virtuosa tra imprenditori e studenti. Al collegamento virtuale quest’anno hanno partecipato 70 studenti delle quinte classi del Liceo “T.Gargallo” di Siracusa con la Preside Maria Grazia Ficara e l’insegnante Maria Grazia Grisinelli. On line gli imprenditori Andrea Benedetti di Alsco (lavanderia industriale), Giangiacomo Farina di Appress (comunicazione e marketing) e Nino Campisidi Campisi Citrus (agro-alimentare) .
“L’ iniziativa – ha spiegato Sebastiano Bongiovanni, presidente della Piccola Industria di Confindustria Siracusa, aprendo i lavori della manifestazione alla quale hanno partecipato gli studenti delle quinte classi del Liceo Classico “T. Gargallo”, – è di essere presenti ogni anno con il PMI DAY per rafforzare il collegamento tra mondo produttivo e scuola. Ma anche per far conoscere ai giovani l’importanza del nostro sistema associativo e delle imprese, che svolgendo anche un ruolo sociale sono generatrici di valore, ricchezza e occupazione. Oggi più che mai, di fronte alla fuga di tanti giovani dalla Sicilia, sentiamo il dovere di reagire e offrire nuove opportunità – ha aggiunto – Servono nuove competenze ed è necessario promuovere percorsi formativi adeguati e concretamente spendibili nel mondo del lavoro”.
Dopo i saluti del Direttore di Confindustria Siracusa, Carmelo di Noto, è intervenuto Carlo Robiglio, Presidente Piccola Industria di Confindustria. “Le nostre Pmi – ha detto- hanno voluto inviare un messaggio importante al Paese – “Siamo in prima linea al fianco di territori e comunità per reagire insieme alla pandemia e riaffermare il ruolo sociale delle imprese. Il cuore del PMI DAY 2020 è proprio la volontà di dimostrare che il ponte scuola-imprese va sostenuto e deve rimanere saldo soprattutto durante l’emergenza. I ragazzi non sono potuti venire, come ogni anno, nelle nostre aziende ma noi abbiamo voluto comunque portarli dentro le nostre imprese utilizzando la tecnologia e l’innovazione. Quest’anno più che mai il concetto chiave che vogliamo trasmettere ai ragazzi è “relisilienza” intesa come opportunità di cambiamento e crescita per la società e per guidare le nuove generazioni nell’affrontare le sfide del domani. Senza lavoro e senza imprese non esiste il futuro: per questo è importante che i giovani ne comprendano il valore. Insieme a loro e per loro dobbiamo impegnarci per creare le opportunità di sviluppo e costruire una nuova Italia capace di trasformare le energie dei giovani in progetti, azioni e visioni”.
In Sicilia – ha detto Salvo Ganci, Presidente della Piccola Industria di Confindustria in Sicilia, esistono realtà produttive, grandi e piccole, capaci di accogliere talenti, realizzare ambizioni e sogni di chi studia con sacrificio e impegno. Questo il messaggio che oggi vogliamo trasferire ai nostri giovani forte e chiaro. Per far sì che emigrare e studiare all’estero non sia una scelta obbligata ma un’opportunità di crescita personale da spendere anche nella nostra terra”.
Molta interazione tra gli studenti e gli imprenditori Andrea Benedetti di Alsco, lavanderia industriale che ha fatto della sostenibilità e cura dell’ambiente il suo core business, Nino Campisi, imprenditore di quarta generazione di un’azienda agricola che dalla produzione è passata alla trasformazione dei prodotti della terra esportando in tutto il mondo (Campisi Citrus) e Giangiacomo Farina (Siracusanews – Appress) che ha creato un’azienda di comunicazione, digital, brand reputation e marketing per le aziende, in continua crescita.