Ha riscosso anche quest’anno un notevole successo il Festival del Pesce Azzurro, che si è tenuto nei giorni scorsi a Marzamemi. Una manifestazione giunta ormai alla sesta edizione e che, per la prima volta, si è tenuta all’inizio dell’autunno, così da garantire il pieno rispetto di tutte le norme anticovid.
Una scelta, quella dell’associazione organizzatrice, la Pro Loco di Marzamemi presieduta da Nino Campisi, che si è rivelata davvero indovinata e che, dopo l’ottima riuscita del Festival del Cinema di Frontiera, curato sempre dalla Pro Loco nelle scorse settimane, induce a serie riflessioni sull’opportunità di fissare in maniera stabile queste manifestazioni in periodi di minore afflusso turistico, così da innescare virtuosi meccanismi di destagionalizzazione. D’altronde, parlare di stagione autunnale in una Marzamemi che vede ancora le sue spiagge molto frequentate, è davvero una forzatura.
Le tre serate del Festival sono state caratterizzate da vari momenti, sia di approfondimento e divulgazione delle proprietà del pesce azzurro, sia di degustazione di piatti a base di sarde, acciughe e pomodorino ciliegino, per esaltare pietanze e vini della nostra tradizione. Dopo il salotto enogastronomico, curato dall’Enoteca regionale – Sicilia orientale e dalla Strada del Vino del Val di Noto, a cura del sommelier Roberto Raciti, con la degustazione di 15 vini,
il giorno successivo è stata la volta di un interessante e partecipato confronto su tradizioni e cultura del pescato locale. Molto interessanti gli interventi tra cui quello di Francesco Tiralongo, del Dipartimento di Scienze Biologiche e Ambientali dell’Università di Catania, di Salvatore Lentinello, presidente del Consorzio IGP del pomodoro di Pachino, dei giornalisti Luigi Franchi e Simona Vitali, di Sala e Cucina, dello chef Maurizio Urso e dello storico comandante Salvatore Di Mercurio, erede di una tradizione pluridecennale di pesca che, proprio per la sua meritoria attività, è stato premiato dal consigliere della BCC di Pachino Giuseppe Candiano.
Momenti particolarmente suggestivi sono stati quelli del recital di poesie di Maria Bugliarisi, dedicate al borgo di Marzamemi e interpretate da Sebastiano Cimino e la presentazione del libro Si resti arrinesci.