Era stato ricoverato d’urgenza per “addome acuto” ma dopo una serie di complicanze e un’operazione chirurgica, è deceduto nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale “Di Maria” di Avola. E’ morto ieri sera il rosolinese Sebastiano Iemmolo. Aveva 39 anni. Da circa due anni era stato condannato all’ergastolo per il “femminicidio” nei confronti della compagna Laura Pirri. La donna era morta, a causa delle grave ustioni riportate nell’incendio, avvenuto nell’appartamento di via Eloro a Rosolini. A scatenare quell’inferno era stato il suo compagno, Sebastiano Iemmolo, arrestato dalla polizia di Pachino, che riuscì a portare le prove alla Procura, che era stato lui a dar fuoco alla donna che, poi, muore a Palermo, in Ospedale, dopo diversi giorni di agonia. L’uomo si era sempre professato innocente ma ad inchiodare Iemmolo era stata la testimonianza del figlio. In carcere, dove era detenuto, ha accusato un malore all’addome, e in codice rosso è stato ricoverato all’ospedale di Augusta. A causa dell’aggravarsi della situazione clinica è stato trasferito a Siracusa, dove è stato sottoposto ad una operazione chirurgica. Subito dopo era stato trasportato in terapia intensiva ad Avola. Ieri sera, però le sue condizioni sono peggiorate fino all’arresto cardiaco.