L’intervento tempestivo del personale della Guardia Costiera di Siracusa, coadiuvato dai Carabinieri della Stazione di Ortigia, ha impedito che venisse portata a termine un’attività di pesca illegale di ricci di mare da parte di due pescatori subacquei dotati di autorespiratore.
A seguito di una telefonata al Numero Unico di Emergenza (N.U.E.) pervenuta alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa, veniva segnalata la presenza di una barchetta in vetroresina in prossimità della spiaggetta denominata “Cala Rossa”, in zona Lungomare di Levante dell’isola di Ortigia, con la presenza di due pescatori subacquei intenti ad effettuare pesca di ricci di mare.
Nella località segnalata veniva prontamente inviato personale militare dipendente, sia via terra che attraverso l’intervento della motovedetta M/V CP 537, la quale nel giro di poco tempo intercettava l’unità segnalata e provvedeva ad identificare i due occupanti a bordo.
I due diportisti, persone già note ai militari per la reiterazione di violazioni amministrative in materia di pesca di frodo di ricci di mare, non presentavano a bordo alcuna attrezzatura né prodotto ittico. Per tale motivo, ultimati i controlli di rito, i due soggetti venivano rilasciati, mentre il personale militare operante, intuendo che il prodotto ittico e le attrezzature fossero state lasciate sul fondale, rimaneva in zona per monitorare gli spostamenti degli stessi.
Dopo poco tempo, difatti, la Motovedetta individuava poco più a Nord, precisamente presso la scogliera del “Forte Vigliena”, due sub che uscivano frettolosamente dall’acqua cercando di portarsi lungo la strada principale, Via Nizza. A bordo della radiomobile della Guardia Costiera, il personale militare raggiungeva i due soggetti, che risultavano essere i diportisti precedentemente identificati, i quali venivano trovati in possesso di due grosse sacche di ricci di mare e di un autorespiratore. I pescatori subacquei, consci che sarebbero stati elevati nei loro confronti dei processi verbali di illecito amministrativo e di sequestro del prodotto ittico pescato, cominciavano a mostrare segni di nervosismo e resistenza.
Nel frattempo interveniva prontamente una pattuglia della Stazione Carabinieri di Ortigia, allertata dalla Sala Operativa della Guardia Costiera. Uno dei due pescatori a quel punto gettava in mare le due sacche contenenti un grosso quantitativo di ricci di mare. Soltanto grazie all’intervento della motovedetta della Guardia costiera, a bordo della quale era imbarcato un sub, si riusciva a recuperare le due sacche, che risultavano contenere circa 800 ricci di mare ancora vivi.
I due contravventori venivano sanzionati ai sensi della normativa vigente per pesca di ricci di mare oltre il limite consentito dalla legge e con l’ausilio di autorespiratore, per un totale di quattromila euro. Il prodotto ittico sequestrato, ritrovato ancora vivo, veniva rigettato in mare e l’autorespiratore custodito presso gli Uffici della Capitaneria di Porto.