“La settimana scorsa è scaduto anche il secondo termine fissato dall’avviso pubblico dell’Amministrazione comunale di Siracusa in merito a quella che è stata definita “Tassa sui morti”. Non soddisfatta del fallimento del primo avviso, che aveva come scadenza il 23 settembre, l’ esecutivo di Palazzo Vermexio ne ha emesso un altro, con scadenza fissata al 22 novembre scorso. Sembra che le adesioni siano state scarse, nonostante la delibera di giunta municipale risalga al 23 aprile scorso e si parla quindi ora di un’ulteriore proroga, anche informale. Siamo sempre stati convinti che la fondatezza di questa richiesta sulla concessione dei loculi sia estremamente dubbia e i siracusani devono avere invece certezza, soprattutto in relazione ai fondamentali doveri etici e morali nei confronti dei defunti, della loro cura, del loro ricordo. Ci chiediamo anche quali effetti ci saranno per il bilancio di previsione del Comune, proposto dall’Amministrazione ed approvato, che prevede per l’anno in corso entrate per ben 800mila euro, mentre per il prossimo anno addirittura quasi 1milione e 900mila euro. Quanti di questi soldi sono stati incassati? Sulla base di quali stime è stata fondata la previsione di importi così consistenti nel bilancio?
Per non parlare degli enormi problemi, anche igienico-sanitari, che deriverebbero da una massiccia estumulazione delle salme, molte delle quali potrebbero essere ancora non mineralizzate. I siracusani attendono risposte chiare, su temi che riguardano la sfera più intima delle persone e che proprio per questo non andava trattata con avvisi e con adesivi apposti sulle tombe, senza alcun rispetto neppure per la privacy”. A esprimere forti perplessità sono Salvo Sorbello e Cetty Vinci di ‘Progetto Siracusa’.