Sono sempre più difficili e tesi i rapporti tra Comune di Siracusa e Soprintendenza ai Beni Culturali, in particolare con la sezione archeologica. Il nuovo capitolo della diatriba che da mesi si consuma sottotraccia riguarda, ancora una volta, il Ccr che Palazzo Vermexio voleva costruire alla Mazzarona, in via Don Sturzo. In conferenza dei servizi, il parere negativo della Soprintendenza fermò tutto l’iter, dopo il presunto rinvenimento di una latomia di epoca greca. Il Comune stava valutando il ricorso al Tar. Adesso la decisione della Soprintendenza: sull’area sarà apposto vincolo archeologico.
“Il Comune ha deciso di non procedere con il ricorso al TAR, in attesa dell’esito del procedimento per l’apposizione del vincolo archeologico auspicando non solo la sua conclusione positiva ma anche che l’area di via Sturzo possa essere valorizzata e resa fruibile dalla Sovrintendenza per i turisti e gli studiosi del settore”, commenta, probabilmente con fastidio, il sindaco, Francesco Italia.
Questa mattina il sindaco aveva criticato la Soprintendenza per la scelta di non far posizionare un ascensore all’interno della Latomia dei Cappuccini, rendendola praticamente inutilizzabile per disabili e persone con difficoltà a deambulare. Una scelta che avrebbe influito sulla situazione attuale del sito culturale, che si presenta in condizioni precarie con erbacce e folta vegetazione. Il Comune avrebbe voluto rilanciare il sito, dando la possibilità a tutti di utilizzarlo, anche dunque alle persone meno fortunate, ma due anni fa la Soprintendenza disse ancora no. Una ferita che non si è ricucita e stamattina il primo cittadino, approfittando della scopertura dei busti del monumento ad Archimede e Mazzini, è tornato sull’argomento non lesinando critiche alla Soprintendenza ai beni culturali di Siracusa.