Il deputato nazionale del Partito Democratico Pippo Zappulla ha inviato una lettera al ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini con cui chiede di non commissariare l’Inda e comunque, nell’ipotesi che ciò avvenga, di individuare una figura di assoluto prestigio nazionale. Di seguito il contenuto della lettera
“Egregio Ministro,
Le scrivo per sottoporLe la mia forte preoccupazione sul futuro dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico e per le attività connesse a partire dal prossimo ciclo delle rappresentazioni classiche. L’Inda, infatti, da mesi è al centro dell’attenzione mediatica negativa soprattutto a causa di precise indagini della Magistratura nei confronti di alcuni dipendenti con diverse ipotesi di reato.
Ho, pertanto, chiesto, con la mia interrogazione parlamentare n.4-10369, una specifica ispezione amministrativa ministeriale perché, pur apprezzando la decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione di costituirsi parte civile nei confronti dei dipendenti coinvolti negli eventuali processi penali, ho ritenuto inadeugata la posizione assunta dallo stesso Cda nei confronti degli stessi dipendenti. In particolare considero ancora singolare non avere previsto né la sospensione cautelativa né un utilizzo in mansioni diverse da quelle interessate dalle indagini.
Ho, quindi, salutato con soddisfazione il sostanziale accoglimento della mia richiesta da parte del suo Ministero, prevista nella risposta n. 0000400 a firma del Sottosegretario on.le Ilaria Borletti Buitoni, che mi è stata consegnata giorno 11 gennaio u.s. , con la decisione di avviare con urgenza una specifica ispezione. Dalla stessa già effettuata è ragionevole attendersi rigorose e mirate conclusioni con eventuali provvedimenti disciplinari adeguati alla gravità della situazione e delle ipotesi di reato contestati con ciò che ho tenuto definire “operazione trasparenza e verità”.
Leggo, invece, di paventata ipotesi di commissariamento del Consiglio di Amministrazione. Ritengo, in tal caso, opportuno consegnarLe almeno due ragioni che, a mio avviso, sconsigliano una simile decisione. La prima attiene alla necessità che l’Inda mantenga il massimo dell’efficienza e della stabilità proprio in prossimità del ciclo delle rapresentazioni classsiche 2106. Il Commissariamento – che eventualmente non potrebbe che essere a mio avviso affidato ad una personalità di assoluto prestigio e profilo culturale nazionale – comporta inevitabilmente, invece, precarietà e gestione straordinaria.
La seconda ragione ha financo aspetti inqiuetanti perché potrebbe portare, inevitabilmente e paradossalmente, ad accrescere il ruolo e il potere dei dipendenti coinvolti nelle indagini della Magistratura.
Conoscendo la Sua consolidata e comprovata sensibilità anche sui temi della trasparenza e della legalità, e al solo fine di garantire il migliore funzionamento dell’Istituto per salvaguarda il bene comune rappresentato da una delle eccellenze culturali e artistiche italiane, mi pemetto quindi di sottoporLe queste mie valutazione nella certezza che Lei saprà al meglio considerarLe.
Cordialmente.
On.le Giuseppe Zappulla”