E’ battaglia tra il Comune di Siracusa e la Soprintendenza ai beni culturali. L’ente di piazza Duomo aveva detto no alla costruzione del CCr alla Mazzarrona per la presunta presenza di latomie. Una decisione a giudizio di Palazzo Vermexio ingiustificata. Il diniego è stato ritenuto infondato e per questo l’ente ha deciso di impugnare il provvedimento davanti al Tar di Catania, chiedendone l’annullamento e riservandosi la possibilità di richiedere anche misure cautelari urgenti. La Soprintendenza dunque ancora una volta avrebbe adottato una decisione che, secondo il Comune, sarebbe palesemente sbagliata. E non è la prima volta che ciò accade. Anche in passato tra i due enti si erano verificate situazioni di tensione. La Soprintendenza infatti avrebbe preso, a giudizio del Comune, un altro incredibile abbaglio bloccando, con il progetto.
Una bocciatura che di fatto rende difficoltosa anche l’ipotesi di una ricollocazione del Ccr per mancanza di tempi tecnici adeguati tra progettazione, indagini, pareri e gara. Un altro punto critico riguarda il finanziamento dell’opera. Gli uffici tecnici, infatti, escluderebbero la possibilità di recuperare i fondi, considerando la scadenza per la conclusione dei lavori fissata al 31 dicembre 2026. Ecco perché il Comune avrebbe avviato la battaglia legale contro la Soprintendenza, il cui operato sarebbe stato visto come ostativo senza un motivo effettivo e concreto. L’area, infatti, non risulta sottoposta a vincoli e proprio su questo gli uffici comunali avevano preparato le proprie contro deduzioni nei confronti della Soprintendenza. Contro il CCR alla Mazzarrona si sono schierati i residenti, che hanno anche costituito un comitato. Sono contrari alla realizzazione dell’impianto perchè lo vedono come troppo vicino alle abitazioni. Ma per il Comune invece non è così. Le distanze sarebbero congrue per la costruzione del CCr. Palazzo Vermexio dunque va avanti in una situazione di tutti contro tutti.